Elkann a Montezemolo: “In Ferrari non si sta per un guadagno personale”

"Si è in Ferrari non per guadagno personale, vanagloria o visibilità, ma per quello che si può dare alla società: l'ho vissuto in prima persona da quando sono presidente".

MILANO – “Si è in Ferrari non per guadagno personale, vanagloria o visibilità, ma per quello che si può dare alla società: l’ho vissuto in prima persona da quando sono presidente”. Così il presidente del Cavallino, John Elkann, con riferimento indiretto alle parole dell’ex presidente di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, in una recente intervista. “Essere Ferrari – risponde Elkann a Montezemolo senza nominarlo – significa contribuire ogni giorno a qualcosa di più grande, ognuno con il suo ruolo, ognuno in modo costruttivo”.

Il punto

Montezemolo aveva detto in una intervista a ‘La Repubblica’ che “il team manager Binotto corre un rischio, quello di non trovare interlocutori dentro l’azienda”. Ciò perché mentre lui aveva “un’esperienza trentennale in Formula 1”, ora c’è “John Elkann che non ha esperienza di F1 e non ha mai gestito un’azienda in vita sua. Mentre Louis Camilleri è un grande manager, ma è un uomo di finanza”. Il presidente di Ferrari dichiara invece in assemblea che “si appartiene a questa società non per quello che la Ferrari può dare. Al contrario: farne parte singifica pensare innanzitutto a quello che ciascuno può dare alla Ferrari, lavorando con umiltà, motivazione e passione”.

LaPresse

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