Ex Ilva, Labriola (FI): “Trenta parla senza cognizione di causa”

"Con la passerella dei ministri grillini in Prefettura a Taranto scopriamo una novità: i titolari dei dicasteri sono stati autorizzati a parlare, non sono più comparse, ma forse sarebbe stato meglio se fossero rimasti zitti.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – “Con la passerella dei ministri grillini in Prefettura a Taranto scopriamo una novità: i titolari dei dicasteri sono stati autorizzati a parlare, non sono più comparse, ma forse sarebbe stato meglio se fossero rimasti zitti. E’ il caso del ministro Trenta che ha detto un po’ di cose, scritte evidentemente da qualche grillino, senza cognizione di ciò che c’è da fare. Dunque paventando soluzioni che già sono state messe nero su bianco nel 1994, ma che non hanno visto applicazione”. Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola.

La specificazione

“Il Ministro Trenta dovrebbe sapere che nel 1994 fu siglato un protocollo d’intesa firmato da enti locali, governo e Marina. Protocollo che prevedeva, una volta spostata la base navale dal Mar Piccolo al Mar Grande, la restituzione di quelle zone alla città cambiandone destinazione d’uso. Tra queste aree era ricompresa anche la banchina Torpediniere da riconvertire ad approdo turistico. Il problema su quella banchina, però, si chiama amianto, il Ministro lo sa? Ad ogni modo, non spacci per suoi piani già approvati venticinque anni fa anche se non hanno mai visto la luce e, piuttosto, sblocchi progetti come il rilancio della cantieristica navale. Abbatta il muro del Muraglione, chieda al Mibact di far diventare un museo il pseudo deposito all’interno dell’arsenale. Servono fatti, non annunci. Se la Trenta non trova il contratto istituzionale del 1994 glielo faccio pervenire io al ministero. A volte è meglio tacere se non si sa cosa dire”.

LaPresse

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