Extraprofitti a nove zeri, la crisi ‘Jova’ solo ad A2A

Extraprofitti a nove zeri, la crisi 'Jova' solo ad A2A
Extraprofitti a nove zeri, la crisi 'Jova' solo ad A2A

NAPOLI – Extraprofitti per due miliardi di euro, secondo quanto dichiarato da Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, società multiservizi che gestisce il termovalorizatore di Acerra quotata alla Borsa di Milano, che opera nei settori ambiente, energia, calore, reti e tecnologie per le città intelligenti. Un vero e proprio record soprattutto alla luce di quanto sta accadendo in Ucraina, dove il conflitto con la Russia – che va avanti ormai da oltre sei mesi – ha provocato un aumento dei costi di gas, energia e beni di consumo, con gli italiani destinati alla stangata d’autunno che metterà a dura prova migliaia di famiglie e darà il colpo mortale ad altrettante tra attività e imprese. Una reazione a catena che mette a repentaglio la tenuta dell’economia mondiale. E mentre da Roma arriva la mossa della tassazione sugli extraprofitti, così da calmierare i prezzi, A2A non accusa alcun colpo. Il governo fa il solletico alla multiutility lombarda (l’impatto del provvedimento sull’utile netto del 2022 è di appena 50 milioni di euro), e la stessa società è al lavoro per aumentare gli investimenti. Progetti su progetti che invadono ogni campo dell’economia.

Un meccanismo che si avvale del settore mediatico: su tutte spiccano le iniziative a supporto del tour di Jovanotti, il Jova Beach Party, che con un programma itinerante iniziato a luglio sta percorrendo lo Stivale da nord a sud e viceversa facendo tappa sulle spiagge più frequentate dai vacanzieri. E se il cantante “pensa positivo”, per A2A il suono degli introiti è “come musica”:  dal fumetto creato per dare consigli per l’ambiente da un team di designer, grafici, sviluppatori web, all’impiego di steward e personale che fornisce informazioni agli stand, la società è riuscita a fare suo il progetto musicale, incrementando così portfolio e portafogli, riuscendo a penetrare anche nel pallone che conta con la doppia partnership con Milan e Inter. Da una parte chi si arricchisce, dall’altra chi si impoverisce. Nel gioco della coperta sempre corta si inseriscono gli ambientalisti, che da settimane hanno dichiarato guerra all’universo ‘Jovanotti’ per l’impatto dei concerti su spiagge e mare (per i rifiuti prodotti dagli eventi) e che vedono in A2A un nemico da combattere. Oggi, due giorni dopo il mega concerto di Lorenzo Cherubini a Castelvolturno (che si è esibito anche venerdì), non lontano dal litorale domitio, ad Acerra, gli ambientalisti di Stop Biocidio, insieme ad associazioni e comitati, protesteranno all’esterno del termovalorizzatore, impianto gestito da A2A, i cui vertici tre mesi fa hanno proposto alla Regione Campania il progetto finalizzato alla realizzazione di una quarta linea dell’inceneritore. “C’è una sequenza di eventi e notizie in questi giorni che sembra voler evidenziare l’ennesima beffa per i cittadini campani – commentano da Stop Biocidio –
La crisi energetica che stiamo attraversando vede da un lato famiglie e piccole imprese costrette ad affrontare dei costi per tanti insostenibili, dall’altro le grandi aziende produttrici e fornitrici di energia surfare su extraprofitti da far girare la testa, speculando sulla gestione delle fonti tradizionali e giocando su accordi poco trasparenti e condizioni che in ogni caso non giustificano l’aumento dei prezzi di questi mesi.
In questo scenario, queste ultime fanno a gara a ‘sciacquarsi la faccia di green’ promuovendo eventi autoproclamati come sostenibili”
.

“Mentre gli addetti alla logistica del concerto sono ancora indaffarati a sistemare la spiaggia – proseguono i promotori della mobilitazione odierna – a pochi chilometri ci sarà chi scende in piazza, proprio fuori dai cancelli dell’inceneritore, per raccontare che un piano alternativo dei rifiuti oltre ad essere possibile è necessario e urgente”. Termovalorizzatore osteggiato anche dagli abitanti del Casertano, in primis dai residenti di Maddaloni, San Felice a Cancello e dell’area della Valle di Suessola. Ci saranno anche loro, oggi, all’ingresso dell’inceneritore per protestare contro l’inquinamento. Stop Biocidio torna sulle “contraddizioni” di A2A: “La domanda sorge spontanea:
non sarebbe stato più coerente rispetto alle stesse dichiarazioni dell’artista, se il Jova Beach Party  si fosse spostato di qualche giorno e di qualche chilometro diventando il Basta Inceneritori Jova Party?  Ma anche la coerenza e i valori hanno un prezzo ed evidentemente per Jovanotti è inferiore a quanto messo in campo da A2A come sponsorizzazione. Una cosa è certa: quelli per cui la tutela dell’ambiente e della salute non hanno prezzo, saranno oggi fuori dai cancelli dell’inceneritore di Acerra”
. Anche perché il termovalorizzatore brucia “800mila tonnellate di rifiuti immettendo in atmosfera emissioni impattanti sia sulla qualità dell’aria che sul clima”, concludono da Stop Biocidio non prima di aver sottolineato che oggi ricade l’anniversario della marcia svoltasi ad Acerra nel 2004 in piena emergenza rifiuti contro la costruzione dell’impianto gestito da A2A.

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