Francia, arrestata a Gibuti la presunta ‘mente’ dell’attacco a Charlie Hebdo

Era uno degli uomini più ricercati al Mondo

Una zona di Parigi (©Sebastien Muylaert/ Wostok Press)

Parigi – Il jihadista francese Peter Chérif, sospettato di essere la mente dell’attacco a Charlie Hebdo a Parigi nel gennaio 2105 è stato fermato a Gibuti e sarebbe in corso la sua estradizione verso la Francia. Lo scrivono diversi media francesi. L’uomo, 36 anni, conosciuto con il nome di Abou Hamza è uno dei terroristi più ricercati al mondo. Membro della rete di Buttes-Chaumont, è amico dei fratelli Kouachi, responsabili dell’attentato al giornale satirico in cui furono uccise 12 persone. Chérif era ricercato dal 2011.

Chérif, che oggi ha 36 anni, anche conosciuto come Abu Hamza, è uno dei terroristi più ricercati al mondo. Membro della cellula di Buttes-Chaumont, è un amico dei fratelli Kouachi, i responsabili dell’attacco contro il settimanale satirico Charile Hebdo del gennaio 2015.

Peter Chérif è noto ai servizi francesi per aver combattuto in Iraq nei primi anni 2000. Condannato nel luglio 2006 a quindici anni di carcere per “aver attraversato il confine illegale” in Iraq, è scappato dal carcere di Badouche, a nord da Mosul, dove stava scontando la sua pena. Successivamente, l’uomo fu nuovamente arrestato e consegnato alle autorità francesi. Rilasciato prima del processo, è fuggito di nuovo nel gennaio 2011 l’ultimo giorno del processo.

I servizi francesi troveranno Peter Chérif quattro mesi dopo nello Yemen. Si è poi unito alle fila di al-Qaeda nella penisola arabica (AQPA, dove avrebbe sparato i fratelli Kouachi e il loro amico Salim Benghalem. Adesso è sospettato di essere la ‘mente’ dell’attacco di Charlie Hebdo, e di essere stato anche in contatto con Amedy Coulibaly, l’autore dell’attacco contro l’Hyper Hide.

(LaPresse)

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