Germania, mancano specialisti: l’esercito li recluta nell’Ue

La Bundeswehr si interesserà prioritariamente ai cittadini europei che vivono già nel paese

Foto Roberto Settonce - Ufficio stampa Esercito italiano

BERLINO – Vista la penuria di candidati specializzati, l’esercito della Germania apre alla possibilità di reclutare specialisti negli altri Paesi Ue. L’annuncio giunge dal capo di stato maggiore Eberhard Zorn: “La Bundeswehr ha bisogno di personale e dobbiamo guardare in ogni direzione in periodo di penuria di lavoratori qualificati”, ha spiegato in un’intervista al gruppo di giornali regionali Funke Mediengruppe. In particolare, ha spiegato, mancano medici e ingegneri, dunque in questi casi il reclutamento di specialisti stranieri europei è una “opzione” che viene prevista.

Modificare la legge tedesca

Questo implicherebbe una modifica della legge tedesca, che prevede che un soldato che lavori nella Bundeswehr debba possedere nazionalità tedesca. L’iniziativa è sostenuta anche dal commissario parlamentare alle forze armate tedesche, il socialdemocratico Hans-Peter Bartels, secondo il quale “molti soldati hanno già origini straniere o la doppia cittadinanza”. D’altra parte “la Bundeswehr non sarebbe un’eccezione, visto che da tempo abbiamo già cittadini europei che lavorano nella polizia tedesca”, ha sottolineato sempre ai giornali del Funke Mediengruppe.

Candidati da reclutare, i requisiti

La Bundeswehr si interesserà prioritariamente ai cittadini europei che vivono già in Germania. I candidati dovranno parlare tedesco, presentare un certificato di buona condotta della polizia e dichiarare la loro fedeltà allo Stato tedesco, spiega Funke Mediengruppe. Dovendo far fronte all’invecchiamento della sua popolazione e a una crescente penuria di manodopera, fra l’altro, la Germania sta per dotarsi di una legge sull’immigrazione per agevolare il reclutamento di lavoratori extra-comunitari.

Le direttive dell’Ue

Secondo i media di Funke Mediengruppe, il governo tedesco avrebbe già sondato il parere dei partner Ue sulla questione. Repubblica Ceca, Svezia, Belgio e Danimarca non sarebbero contrari. Mentre la Francia avrebbe espresso delle riserve. E Bulgaria, Romania, Slovenia e Grecia avrebbero sollevato dubbi, temendo che i loro potenziali soldati sarebbero attirati da un salario più alto in Germania. “Dobbiamo fare attenzione a non entrare in concorrenza con i nostri omologhi europei”, ha precisato il capo di stato maggiore tedesco.

(Lapresse/AFP)

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