Giro d’Italia, crono da Titano per Roglic ma Nibali c’è. Conti resta in rosa

"É stata una prestazione perfetta e ho fatto un buon lavoro. All'inizio sono andato regolare poi ho aumentato il ritmo nella seconda parte", ha detto il vincitore

Foto Massimo Paolone/LaPresse

MILANO – Sulla Rocca del Titano c’è spazio solo per uomini duri e senza paura come Primoz Roglic che si conferma una macchina da crono difficile da scardinare anche sotto la pioggia più fitta. Ma vincitori morali della nona tappa spaccagambe vissuta sotto le avversità di un temporale impietoso sono lo ‘Squalo’ Vincenzo Nibali che perde solo 1’05” dallo sloveno e Valerio Conti che riesce a mantenere la maglia rosa con tenacia godendosi domani il giorno di riposo del Giro così da proseguire la sua splendida favola.

Roglic è il vincitore della nona tappa del Giro d’Italia

La temuta crono-verità Riccione-San Marino, divisa in una sezione in pianura e l’ultima parte di 12 chilometri in salita, doveva svelare alcune carte, togliere dubbi e verificare le condizioni dei maggiori pretendenti al successo finale. E nel suo epico svolgimento, tra curve insidiose e viscide e visibilità ridotta, non ha deluso le attese confermando le qualità del capitano della Jumbo Visma. La medaglia d’argento ai mondiali di Bergen 2017 doppia il successo nella tappa inaugurale di Bologna (terza in carriera dopo quella del 2016 a Greve in Chianti) non riuscendo però a lasciare il vuoto su tutti gli avversari.

Grande prestazione di Vincenzo Nibali

Il siciliano ha pagato molto meno delle aspettative diventando così il suo grande rivale in vista delle salite. Lo Squalo infatti è uno dei pochi ad essere soddisfatto di questa prova che ha lasciato sull’asfalto bagnato diversi big: sotto il diluvio si sono sciolti Yates che ha gestito male lo sforzo andando in affaticamento sulle salite concludendo a 3’11 dal vincitore. Ma con il fiato corto sono sembrati anche Lopez e Landa che hanno pagato rispettivamente 3’45” e 3’05”, distacchi importanti non così facili da ridurre quando da martedì prossimo si entrerà nella seconda settimana del Giro e si inizierà a fare sul serio con una serie di salite, anche impegnative.

Un crono da record

“É stata una prestazione perfetta e ho fatto un buon lavoro. All’inizio sono andato regolare poi ho aumentato il ritmo nella seconda parte. Bello guadagnare un po’ di tempo sugli altri favoriti per la generale ma il Giro è tutt’altro che finito”, ha detto Roglic non nascondendo la propria soddisfazione. Ma anche Nibali mostra largo ottimismo: “E’ stata una buona prova, aver guadagnato su Yates è buono. Roglic è uno specialista. Ora riposiamoci prima delle salite, Yates, Lopez e Landa renderanno la corsa interessante”.

Le condizioni meteo hanno influito sullo svolgimento della gara

Le condizioni meteo hanno in qualche modo pesato sul rendimento e sulla classifica: dietro allo sloveno è arrivato il belga Victor Campenaers, partito almeno due ore prima di Roglic quando il cielo era più sereno, mentre sul podio di tappa ha trovato spazio anche l’intraprendente olandese Bauke Mollema, arrivato con un minuto di ritardo dal vincitore. Ha tenuto Davide Formolo (poco meno di tre minuti) ma soprattutto la maglia rosa Conti che ha concluso in 38/ma posizione con un ritardo di 3’34”: nessun cedimento sia nella fase pianeggiante che in salita, dove è riuscita contenere il distacco.

La maglia rosa resta a Valerio Conti

“C’era tanta pioggia ma sono rimasto calmo. Il mio obiettivo era conservare la maglia rosa, sono molto contento del risultato. Pensavo che solo Carboni avrebbe potuto prendermi la maglia. Alla fine Roglic ha fatto una grande prova e ha recuperato tanto: è un grande corridore. Sono felice di indossare ancora la Maglia Rosa”, ha detto Conti che adesso ha un vantaggio su Roglic 1’50 e di 2’21 sul francese Nons Peters.

(LaPresse/di Luca Masotto)

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