Governo, Borghi: “Sì ai minibot. Decidiamo noi, non Tria che è un tecnico”

Le parole del presidente della commissione Bilancio della Camera e consigliere economico di Matteo Salvini

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse Nella foto Claudio Borghi

ROMA – I minibot servono “a migliorare ancora la situazione. Chi deciderà di prenderli volontariamente farà una pratica in meno e si accelereranno i rimborsi”. Lo dice Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio della Camera, consigliere economico di Matteo Salvini, in un’intervista a ‘Repubblica’. Così però o si aumenta il debito o si alzano le tasse. Quale strada prenderete? “Chi lo dice finge di non capire. Se i minibot vengono assegnati a chi ha un credito, dall’altra parte c’è la Pubblica amministrazione che ha già un debito. Se poi non è ancora contabilizzato, non è ancora nei parametri di Maastricht, non significa che sia nuovo. L’unico modo per non far emergere quel debito sarebbe non pagarlo mai”.

Funzionerebbero da seconda moneta. State preparando il terreno all’uscita dall’euro? “Avevano detto tutti che l’euro è irreversibile. Se a distruggerlo bastasse una piccola cosa come il minibot…”. Lei lo ritiene tale? “No, figurarsi, c’era chi considerava irreversibile il sesterzio. Ma i minibot sono solo un aiuto in caso di difficoltà nei pagamenti. Non sappiamo cosa può succedere. Supponga che ci sia un attacco hacker e si blocchi il sistema normale dei pagamenti: le carte di credito, le cose legate all’euro. Ci sarebbe un’alternativa pronta”, insiste Borghi.

(LaPresse)

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