Green pass, c’è l’incognita trasporti

Moccia e Petrone: nelle nostre aziende pochissimi non vaccinati e solo per motivi di salute

NAPOLI – Aziende pronte per l’entrata in vigore del Green pass, ma c’è l’incognita degli autotrasportatori, soprattutto per le imprese più grandi. Al pastificio Moccia di Gragnano, come spiega il patron Ciro Moccia, i 40 dipendenti (suddivisi nelle diverse sedi) risultano quasi tutti vaccinati: “Forse mancano giusto un paio, ma per problemi di salute che impediscono l’immunizzazione”. In vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di pass “abbiamo lavorato molto, non aspettiamo l’ultimo minuto come fanno in tanti. Fin da prima che fosse approvata la legge che stabilisce l’obbligo, ci siamo attivati per tutelare la salute dei colleghi e ci siamo arrabbiati con chi non aveva provveduto. Oltretutto siamo un’impresa artigianale, il lavoro manuale è importante per noi e non sostituiamo le persone con le macchine. Sicuramente la gestione non è semplice, ma dal mio punto di vista c’è anche chi se ne approfitta per fare guerre politiche”. La speranza è che si torni quanto prima alla normalità: “Già il momento economico è complicato e ci sono aumenti enormi delle materie prime”. Al momento, nota Moccia, alle sue sedi gli autotrasportatori stanno arrivando regolarmente.
“Siamo quasi tutti dotati di Green pass – assicura da parte sua il cavaliere Andrea Petrone dell’omonima distilleria di Mondragone –
oltre che della segnaletica necessaria per i 14 dipendenti, i visitatori e i fornitori. E anche chi non fa il vaccino deve fare i tamponi per avere il pass. Con gli autotrasportatori non stiamo avendo problemi, anche perché lavoriamo con corrieri nazionali e internazionali”.

Dal gruppo Md, che gestisce circa 120 punti vendita e 1500 lavoratori fra dipendenti diretti e somministrati, fanno notare che è difficile stimare i problemi che da oggi potrebbero esserci con i trasportatori: “Dalle nostre sedi passano centinaia di camion ogni giorno, provenienti anche dall’estero, e solo dalla settimana prossima potremo aver dati certi: ci aspettiamo un rallentamento, ma ci stiamo organizzando”.

Il gruppo commerciale, oltre a seguire il protocollo dettato dal decreto governativo, ha nominato i referenti preposti al controllo del Green pass per dipendenti e fornitori. Difficile fornire numeri sulla situazione dei singoli punti vendita, ma nella sede di Gricignano, che ospita centro logistico e uffici e dove lavorano oltre 250 persone, sono praticamente tutti vaccinati: “Manca giusto qualcuno, neppure una decina di persone, che non si è immunizzato per motivi di salute e dovrà quindi esibire la certificazione necessaria”.
Da ricordare che per ottenere il green paas deve ricorrere una di queste condizioni: aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni; aver completato il ciclo vaccinale; essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle 72 ore precedenti o a un test antigenico rapido nelle 48 ore precedenti; essere guariti dal covid nei sei mesi precedenti. A vaccinazione completata, la certificazione ha validità per 270 giorni dalla somministrazione. Con tampone negativo, il nuovo decreto estende a 72 ore la validità del tampone molecolare, mentre resta a 48 ore quella del test antigenico.

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