Grosseto, in meno di un anno 30 furti nelle case: 2 arresti

Di rilievo investigativo è apparsa poi la tipologia della refurtiva, non limitata al denaro contante, ai preziosi e agli orologi di pregio, ma estesa anche ad attrezzi agricoli

©Lapresse 24/03/2008 Brescia(bagnolo mella) Cronaca Tentato furto in abitazione omicidio ai danni del ladro con colpo di pistola Nella foto: il taglerino usato dal ladro e la pistola del proprietario dell'appartamento

GROSSETO – I carabinieri del comando provinciale di Grosseto hanno eseguito una misura cautelare degli arresti emessa dal gip del tribunale di Grosseto, su richiesta della procura della Repubblica, nei confronti di due persone, un albanese di 47 anni e un macedone di 44 anni, ritenuti responsabili di 30 furti in abitazione nel capoluogo maremmano e in altri centri della provincia in meno di un anno. Il nucleo investigativo dei carabinieri la procura di Grosseto hanno avviato le indagini nell’aprile del 2018.

I furti avevano tutti una matrice comune

I militari dell’Arma si sono poi resi conto nel giro di poco tempo che i furti presentavano analogie nel modus operandi. In particolare, hanno rilevato una ricorrenza nel tipo di obiettivo prescelto dai malviventi, impegnati a razziare le campagne con quotidiane scorribande notturne. Si trattava generalmente di case isolate o abitate da anziani, situate in zone rurali dell’interno della provincia, oppure di seconde case utilizzate per le vacanze, anche da personaggi noti, oppure annessi agricoli.

Non solo denaro e preziosi ma anche attrezzi agricoli

Di rilievo investigativo è apparsa poi la tipologia della refurtiva, non limitata al denaro contante, ai preziosi e agli orologi di pregio, ma estesa anche ad attrezzi agricoli (decespugliatori, motoseghe, tagliasiepi, aspiratori), a smartphone, a tablet e a computer portatili, nonché a elettrodomestici (televisori, lavatrici), attrezzi da lavoro edile (trapani, saldatrici, flessibili, levigatrici) e perfino a olio d’oliva, bevande, alcolici (liquori, vino e birra).

Il valore complessivo della refurtiva ammonta a decine di migliaia di euro

In un caso, era stata poi addirittura asportata una pistola, legalmente detenuta dal proprietario nella propria abitazione di vacanza. Il valore complessivo della refurtiva, parte della quale recuperata e restituita ai legittimi proprietari, ammonta a decine di migliaia di euro. È ancora oggetto di indagine il contatto degli indagati con un’efficace rete di ricettatori attivi a Grosseto, costituita da italiani e stranieri.

(LaPresse)

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