Hong Kong, decine di migliaia di persone in piazza: la polizia spara gas lacrimogeni

Tensione a Hong Kong nel giorno in cui decine di migliaia di manifestanti pro-democrazia sono tornati in piazza dopo un breve periodo di calma in seguito a sei mesi di contestazione politica

(Photo by DALE DE LA REY / AFP)

HONG KONG – Torna la protesta e questa volta con la ‘benedizione’ di Donald Trump dopo la firma apposta sulla legge varata dal Congresso americano che sostiene i manifestanti.

Nel raduno sono spuntate bandiere americane e striscioni inneggianti al presidente degli Usa su cui si legge: “Trump per favore libera Hong Kong” e “Make Hong Kong Great Again”.

La firma pro-manifestanti

Al Congresso americano, l’inquilino della Casa Bianca ha firmato la legge che sostiene le proteste per la democrazia a Hong Kong. E’ lo stesso Trump in una dichiarazione auspica “che le autorità cinesi e di Hong Kong siano in grado di trovare una soluzione amichevole che porti alla pace e alla prosperità di tutti”

La dura risposta

Hong Kong non pare aver gradito la scelta di Trump di appoggiare i manifestanti ed esprime “forte rammarico  per la firma dell’Hong Kong Human Rights and Democracy Act” . E in una nota si legge che “la normativa manda un segnale sbagliato ai manifestanti”, oltre ad “interferire negli affari interni di Hong Kong e ad essere priva di fondamento”.

Intanto nella notte tra sabato e domenica, nel famoso quartiere di Mong Kog, i manifestanti hanno bloccato le strade e la polizia ha usato tre volte gas lacrimogeni, per la prima volta dal voto del 24 novembre scorso. Ancora, una parte del corteo è stata fermata da un cordone di polizia. A un certo punto, gli agenti hanno chiesto alle persone scese in piazza di non andare avanti, avvisando che si stavano allontanando dal percorso autorizzato. Un poliziotto ha spruzzato spray al peperoncino sulla folla, che ha immediatamente aperto gli ombrelli per proteggersi. All’inizio del pomeriggio, ancora, una manifestazione più piccola si è tenuta di fronte al consolato americano per ringraziare Washington per il sostegno al movimento di protesta.

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