Hong Kong, la polizia attacca i manifestanti per disperderli

Continua il confronto tra le due fazioni

Protesters occupy the roads near the Legislative Council and government headquarters in Hong Kong on June 12, 2019. - Tens of thousands of protesters paralysed central Hong Kong, blocking major roads in a defiant show of strength against government plans to allow extraditions to China. By late morning, with crowds continuing to swell, officials in the Legislative Council (Legco) said they would delay the second reading of the bill "to a later date". (Photo by Anthony WALLACE / AFP)

HONG KONG – Scontri sono scoppiati nella stazione ferroviaria di Yuen Long, città vicino al confine cinese dove si sono verificati gli attacchi di domenica scorsa, tra manifestanti e la polizia di Hong Kong. Con manganelli e scudi ha effettuato numerosi arresti, lasciando a terra pozze di sangue. Almeno nove persone sono rimaste ferite, cinque gravemente, secondo fonti ospedaliere. La polizia antisommossa ha usato proiettili di gomma e gas lacrimogeni per disperdere circa 200 manifestanti. Hanno partecipato a una protesta vietata contro l’aggressione ad attivisti democratici da parte di uomini sospettati di appartenere alla Triade cinese.

La manifestazione non autorizzata ha riunito diverse migliaia di persone in questa città dei nuovi territori. Un’area rurale in cui bande e comitati pro-Pechino sono molto influenti. Durante il giorno, la polizia ha sparato lacrimogeni sulla folla una decina di volte dopo le tensioni con alcuni manifestanti. Domenica scorsa uomini vestiti con magliette bianche, armati di manganelli, hanno picchiato i manifestanti antigovernativi. Ce stavano tornando a casa nella stazione e in un treno della metropolitana di Yuen Long. Secondo le autorità ospedaliere, 45 persone sono rimaste ferite.

(LaPresse)

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