I sindacati scendono in piazza: “No alla manovra”. Landini: “Nuova fase”

Nessuno vuole sbilanciarsi sui numeri, ma l'obiettivo è riempire San Giovanni

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Una manifestazione unitaria che mancava da sei anni e che può segnare “l’inizio di una nuova fase sindacale”. Non è un appuntamento banale quello che attende Cgil-Cisl-Uil sabato 9 febbraio, quando in Piazza San Giovanni andrà in scena la mobilitazione nazionale #FuturoalLavoro.

Il 9 febbraio si prevede un’ampia partecipazione

Inizialmente era prevista a Piazza del Popolo, ma serviva un’arena più capiente vista la grande adesione prevista. Nessuno vuole sbilanciarsi sui numeri, ma l’obiettivo è riempire San Giovanni con una “partecipazione importante”. Attesi a Roma oltre di 1.300 pullman, 12 treni, 2 navi dalla Sardegna, più di 1.000 voli, oltre a tutta la partecipazione auto-organizzata.

L’idea è quella di una pacifica “esaltazione della democrazia” a sostegno della piattaforma unitaria, con un corteo he si snoderà con una coreografia “colorata” soprattutto in via Merulana. Dopo l’incontro del 12 gennaio, la richiesta al governo è quella di aprire un confronto serio e di merito sulle scelte da prendere per il Paese.

Manovra, i punti che non convincono i sindacati

I punti critici sono tanti: creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, rivalutazione delle pensioni. Ma anche welfare, sanità, ostruzione, P.a. e decretone. Si perché come ha spiegato il segretario generale Cgil, Maurizio Landini, quota 100 “non è la riforma della legge Fornero e ha paletti troppo rigidi”, mentre il Rdc “mischia la lotta alla povertà con la ricerca del lavoro”.

Furlan e Barbagallo alla manifestazione

Dal punto di vista organizzativo la manifestazione avrà il concentramento in piazza della Repubblica per partire dalle 9.30-9.45: intorno alle 11.15 l’inizio del comizio in Piazza San Giovanni con interventi di figure come infermieri, rider o delegato Ilva di Taranto. Poi alle 12 gli interventi dei segretari generali: prima Landini, poi la segretaria Cisl Annamaria Furlan e infine a chiudere per la Uil Carmelo Barbagallo. E anche se lo stesso segretario dell’Unione italiana lavoro rassicura sul fatto che la manifestazione non sia “contro il governo”, la contrapposizione c’è.

La critica al governo gialloverde

Non è un caso che, per esempio, nessun esponente del governo abbia fatto capolino al congresso Cgil di gennaio, dove è stato incoronato Landini. Che critica (e non è la prima volta) Matteo Salvini: “Sta costruendo il suo consenso sulla paura, è importante che sabato venga fuori un’altra idea di Paese e di società”. La sfida è lanciata, ma solo la partecipazione finale di sabato sarà la vera cartina di tornasole del risultato.

(AWE/LaPresse/di Alessandro Banfo)

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