Il papa: “La finanza non regolata è pura speculazione, pericolosa e insostenibile”

Nella sua lettera alla Banca Mondiale e al Fondo Mondiale Internazionale, Bergoglio ha già ricordato come "molti nostri fratelli e sorelle nella famiglia umana, specialmente quelli ai margini della società, di fatto sono esclusi dal mondo finanziario"

Foto Remo Casilli / Pool via AP in foto Papa Francesco

CITTA’ DEL VATICANO – Una finanza senza regole crea un cortocircuito che separa i mercati dall’economia reale e lascia i più fragili sempre più indietro, creando una situazione che non è più tollerabile. E’ duro il monito di Papa Francesco nelle intenzioni di preghiera per il mese di maggio, in un videomessaggio sui media vaticani.

Il monito del papa

“Mentre l’economia reale, quella che crea lavoro, è in crisi – quanta gente è senza lavoro! – i mercati finanziari non sono mai stati così ipertrofici come sono ora”, osserva. E avverte: “Quanto è lontano il mondo della grande finanza dalla vita della maggior parte delle persone! La finanza, se non viene regolamentata, diventa pura speculazione animata da politiche monetarie. Questa situazione è insostenibile. È pericolosa”. L’appello, che si fa preghiera, è ai responsabili della finanza, perché collaborino con i governi, per regolamentare i mercati e “proteggere i cittadini in pericolo”.

Un cambio di paradigma

La ricetta è un cambio di paradigma, che porti a considerare la finanza uno strumento di servizio, per le persone e il Creato. “Siamo ancora in tempo per avviare un processo di cambiamento globale per mettere in pratica un’economia diversa, più giusta, inclusiva, sostenibile, che non lasci indietro nessuno”, esorta. “Facciamolo! E preghiamo perché i responsabili della finanza collaborino con i governi, per regolamentare i mercati finanziari e proteggere i cittadini in pericolo”.

La lettera del papa

Nella sua lettera alla Banca Mondiale e al Fondo Mondiale Internazionale, Bergoglio ha già ricordato come “molti nostri fratelli e sorelle nella famiglia umana, specialmente quelli ai margini della società, di fatto sono esclusi dal mondo finanziario” e come quindi sia importante che i mercati siano sorretti da leggi e regolamentazioni volte a assicurare che essi operino veramente per il bene comune, “garantendo che la finanza invece di essere meramente speculativa o finanziare solo sé stessa – operi per gli obiettivi sociali tanto necessari nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria globale”.

L’intenzione di preghiera

L’intenzione di preghiera di maggio va intesa per padre Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, “nel contesto della crisi che viviamo e che ha posto in evidenza la grande disuguaglianza esistente nel mondo”. E il riferimento alla pandemia è stato al centro anche dalle catechesi del Papa, che nelle udienze del mercoledì ha tenuto un ciclo intitolato ‘Guarire il mondo’, in cui ha rimarcato come non basti trovare la cura al virus, ma serva (con urgenza) curare il nostro modello economico.

(LaPresse/di Maria Elena Ribezzo)

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