Il questore Grassi: “Più poliziotti, una priorità”

Il questore Andrea Grassi durante l’incontro con la stampa

CASERTA – Il problema degli organici insufficienti della polizia in provincia è “una priorità” per il nuovo questore Andrea Grassi. Ieri, nell’aula magna della Scuola allievi agenti della polizia di Stato in via Ruggiero, il dirigente, rispondendo alle domande della stampa, ha ammesso che la polizia attraversa una “fase delicata”, in quanto, a causa di “errate valutazioni del passato”, è mancato il turn over fra agenti in pensione e nuove assunzioni, per cui molti effettivi sono in “età matura” e vicini al pensionamento. Bisogna quindi “ottimizzare le forze”, visto che ci sono “uffici che sulla carta sono in deficit di personale”, così come altri che, sempre sulla carta, rispettano le previsioni della pianta organica. Il questore ha però chiesto tempo per poter valutare i dati del personale (nei giorni scorsi i sindacati di categoria hanno fatto notare che i numeri dei nuovi arrivi previsti sono inferiori ai pensionamenti in programma per il 2023).

Attenzione al Terzo settore

Il questore ha annunciato che, dopo aver finito il “giro” dei rappresentanti delle istituzioni (ha già avuto colloqui con il prefetto Giuseppe Castaldo e i vertici di carabinieri e guardia di finanza e nei prossimi giorni sarà il turno dei sindaci), riserverà un’attenzione particolare al terzo settore: “L’attenzione per i deboli è un tema forte”. Contro il crimine bisogna fare “gioco di squadra” e “non vedo l’ora che riaprano le scuole: incontrare la consulta studentesca è fra i primi obiettivi di settembre”. La polizia deve “saper intercettare il disagio” ed evitare che la sua azione diventi solo “effimera prevenzione e fastidiosa repressione. Il disagio giovanile va intercettato, capito, e per fare questo dobbiamo porre in essere un gioco di squadra con enti locali, associazioni, scuole”.

Lotta alla criminalità organizzata

La criminalità organizzata “ha mutato atteggiamento, modo di pensare, è più fluida, ma non meno invasiva”. Per questo è più difficile individuare le “zone grigie” sospese fra crimine e attività apparentemente legali. La situazione critica di Castelvolturno sarà fra le prime preoccupazioni di Grassi: “Non è un problema di dispiegamento di forze, c’è bisogno di una serie di interventi, non solo di forze di Polizia. Ci vuole una strategia che sia un insieme sinergico di idee e saperi. Concretamente penso che si possa fare molto sul medio e lungo termine con interventi di qualità, non di quantità”. In mattinata Grassi aveva deposto una corona di alloro sulla lapide, posizionata all’interno dell’antico cortile della Questura, in memoria dei Caduti della polizia di Stato e aveva poi incontrato il prefetto.
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