Il Real Madrid supera il Liverpool: quarta Champions per Ancelotti

I Reds si arrendono ai Blancos

Il Real Madrid conquista la Champions League (Foto Spada/LaPresse)

PARIGI – Carlo Ancelotti e il Real Madrid, specialisti delle finali, sono troppo anche per la macchina quasi perfetta di Jurgen Klopp. Il Liverpool si arrende ancora una volta ai blancos nell’ultimo atto della Champions League, che finisce per la 14/a volta nella bacheca nei blancos. Da Kiev 2018 a Parigi 2022 la sostanza non cambia: i Reds si arrendono, nonostante una partita per lunghi tratti dominata, puniti dalla zampata di Vinicius, in una delle rare sortite offensive dell’avversario, e dalle parate di Courtois, semplicemente un muro invalicabile per Salah e soci. Proprio l’attaccante egiziano, protagonista mancato nella finale del 2018 (uscì dal campo dopo pochi minuti per un intervento ruvido di Sergio Ramos) ha avuto le occasioni migliori per prolungare la sfida almeno ai supplementari, ma sulla sua strada ha trovato il portiere belga, indiscutibilmente ‘man of the match’ della partita. La notte dello Stade de France consacra infine Carlo Ancelotti nell’olimpo del pallone: il tecnico di Reggiolo diventa il primo allenatore a conquistare quattro Champions League in carriera, equamente suddivise tra Milan e Real Madrid. Nessuno come lui nella storia.

I disordini fuori dallo stadio – per motivi di sicurezza la partita è iniziata con 36 minuti di ritardo per problemi di accesso dei tifosi inglesi, alcuni dei quali senza biglietto, all’impianto, con relativo uso di gas lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine francesi – non distraggono i protagonisti in campo. I Reds partono meglio ma fin da subito Courtois si rivela in giornata di grazia. Il portiere infatti respinge il tiro da distanza ravvicinata dopo un quarto d’ora di Salah, servito dall’arrembante Alexander-Arnold, più di una spina nel fianco per i blancos. E’ al 21′ però che l’estremo difensore belga si supera, anche con il prezioso supporto del palo, compiendo un intervendo super sulla botta da fuori area di Mane. Gli spagnoli soffrono la pressione degli inglesi e faticano a tener palla e a presentarsi nella tre quarti campo avversaria. Dopo la mezz’ora altra palla gol per il Liverpool, sempre con Salah, che di testa non riesce a indirizzare l’ottimo suggerimento di Alexander-Arnold. Il Real si salva ancora ma, proprio prima dell’intervallo, dà cenni di risveglio con un gol annullato al solito glaciale Benzema dopo un lungo controllo del Var.

Nella ripresa la squadra di Klopp non ha più quella marcia in più del primo tempo e il Real alla prima vera occasione non fa sconti. Valverde gode di troppa libertà sulla destra, il suo tiro cross sul palo opposto viene raccolto da Vinicius che a porta sguarnita segna il più semplice dei gol. I blancos si abbassano pericolosamente, i Reds riprendono di nuovo in mano il controllo delle operazioni e tornano a premere con ancor più insistenza. Il problema, per gli inglesi, continua però a chiamarsi Thibaut Courtois. Il portiere si allunga sul tiro a giro insidioso di Salah al 20′ ed è provvidenziale soprattutto al 38′, quando nega il gol del pari all’attaccante egiziano con una parata di puro istinto. Klopp, che nel frattempo si è giocato anche le carte Diogo Jota e Firmino, è costretto ad alzare bandiera bianca. Il muro del Real è insuperabile e la Champions League prende, ancora una volta, la strada di Madrid.

(LaPresse)

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