Imprenditore gambizzato nel Casertano

La vittima, 51enne di San Marcellino, era ferma con la sua vettura nell’area industriale quando è stata affiancata dal commando. E’ stato ferito da un colpo di pistola al polpaccio. Ad agire due uomini col volto coperto. L’uomo d’affari, originario di Frignano, attivo nel settore dell’industria conciaria

Gambizzato l’imprenditore Aureliano Manno. Il raid di piombo si è verificato ieri mattina nella zona industriale di Carinaro. Due uomini, col volto coperto, a bordo di un’automobile si sono avvicinati alla macchina della vittima che si stava fermando sul ciglio della strada. Mentre l’uomo d’affari scendeva dall’abitacolo, uno degli aggressori ha fatto fuoco. Ha premuto il grilletto di una semiautomatica due volte. A colpire Manno, però, è stato soltanto uno dei proiettili esplosi. L’uomo d’affari è stato ferito al polpaccio. Concluso il raid, il commando si è dileguato lasciando sanguinante la vittima sulla carreggiata. Manno, 51enne residente a San Marcellino, ma originario di Frignano, ha una società attiva nell’industria conciaria. Da diversi anni, attivo nel settore del pellame, ha una rete d’affari radicata in diverse zone del territorio nazionale.

Aureliano Manno

Poco distante dal luogo dell’agguato, a quanto pare, c’era anche un collaboratore del 51enne, che si stava muovendo a bordo di un furgoncino con della merce che avrebbe dovuto portare in azienda. Sul caso indagano i poliziotti del commissariato di Aversa, diretto dal primo dirigente Vincenzo Gallozzi, e della Mobile di Caserta, guidata dal vicequestore Davide Corazzini.

Valutando la dinamica del raid, l’ipotesi più accreditata è quella della ‘punizione’: l’idea, tutta ancora da accertare, è che il commando abbia agito con lo scopo di intimidire l’imprenditore e non di rapinarlo. E gli agenti, coordinati dalla procura di Napoli Nord, sono al lavoro in queste ore proprio per decifrare l’eventuale movente dell’agguato. E’ probabile, quindi, se sarà definitivamente esclusa la pista della rapina, che dietro al raid ci sia un mandante. Stanarlo, se così fosse, è l’aspetto complesso dell’indagine che richiede una tappa fondamentale: scandagliare la vita di Manno. Per rintracciare gli esecutori, invece, si parte dalle telecamere. La zona dove si è verificato l’agguato era video-sorvegliata. Analizzando le immagini catturate dalle telecamere si spera di arrivare in tempi rapidi all’identificazione degli autori del raid.

L’imprenditore al momento è ricoverato all’ospedale Moscati di Aversa.

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