Industria, Istat: a gennaio fatturato +2,3%, Giorgetti pressa sugli incentivi auto

Il fatturato dell'industria torna a crescere in Italia.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Giancarlo Giorgetti

TORINO – Il fatturato dell’industria torna a crescere in Italia. A gennaio, stando ai dati dell’Istat, si stima che al netto dei fattori stagionali, aumenti del 2,3% in termini congiunturali, con un andamento positivo sia sul mercato interno (+2,7%) sia su quello estero (+1,3%). Si tratta, dopo la flessione del mese precedente, del valore massimo dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). Anche in termini tendenziali si registra un incremento marcato, +16,9, più sostenuto per la componente interna +19,1% rispetto a quella estera +12,9%. I giorni lavorativi sono stati 20 contro i 19 di gennaio 2021. La crescita, d’altra parte, risulta decisamente più contenuta considerando l’indicatore di volume del fatturato.

Ad aumentare a livello congiunturale sono tutti i principali settori: i beni strumentali (+3,8%), l’energia (+2,9%), i beni intermedi (+2,7%) e i beni di consumo (+0,1%). Incrementi tendenziali molto marcati per l’energia (+49,6%) e i beni intermedi (+27,1%), più contenuti per i beni di consumo (+8,7%) e i beni strumentali (+4,8%).

Segno più anche per i prezzi alla produzione che a febbraio registrano un aumento dello 0,4% su base mensile e del 32,8% su base annua. “Dopo l’incremento eccezionale di gennaio – commenta l’Istat – a febbraio 2022 i prezzi alla produzione registrano un rialzo congiunturale contenuto, con un rallentamento soprattutto dei prezzi sul mercato interno”. Su base annua, la crescita, molto sostenuta, resta sostanzialmente stabile (+32,8%, da +32,9% di gennaio); in moderata accelerazione sul mercato estero, in lieve rallentamento sul mercato interno (+41,4%; era +41,8% a gennaio). Anche per le costruzioni, i prezzi alla produzione segnano incrementi congiunturali di modesta entità; la crescita tendenziale dei prezzi è in lieve accelerazione per gli edifici, fondamentalmente stazionaria per le strade.

Occhi puntati sull’industria dell’automotive, in attesa dell’incontro tra i sindacati e l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, previsto per domani a Torino. “È molto importante che Stellantis continui a credere nell’Italia. C’è una grande collaborazione che stiamo cercando di portare avanti e l’investimento a Termoli lo dimostra”, sottolinea il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ricordando che “senza una grande casa che garantisce una produzione nazionale diventa difficile sostenere tutta la filiera”. Sul tema degli incentivi destinati al settore, il ministro auspica “che entro la settimana si riesca a trovare la condivisione da parte di tutti i ministri coinvolti”. Il Mise, riassume Giorgetti, “ha mandato la propria proposta alla condivisione di altri ministeri, che devono dare il concerto perché il ministro dello Sviluppo economico è il proponente ma devono essere d’accordo i ministeri dell’Economia e della Mobilità sostenibile”. Tuttavia, “questi concerti non sono ancora arrivati”. E ancora: “Mi dispiace molto che ci sia questo ritardo perché il mercato è in apnea, le vendite sono ferme e gli acquirenti sono in attesa” ed “è nostro dovere dare delle risposte il prima possibile”.

LaPresse

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