Inter, Ronaldo: “Io e CR7 diversi, se mi fossi allenato come lui…”

Stasera big match a Torino

Ronaldo Il Fenomeno (Photo by CESAR MANSO / AFP)

Milano (LaPresse) – “Io vero Ronaldo? È una cosa che mi ha sempre divertito, ma dico no: non ha senso. Siamo così diversi, io e lui”. Così Luiz Nazario da Lima per tutti Ronaldo ‘il Fenomeno’ nel corso di una intervista alla Gazzetta dello Sport a poche ore dalla super sfida dell’Allianz Stadium fra Juventus e Inter, parla del suo quasi ‘omonimo’ Cristiano Ronaldo. A proposito delle differenze fra i due, l’ex attaccante brasiliano dichiara: “L’età, anzitutto. Nove anni di differenza, differenti gli anni in cui abbiamo giocato. Il calcio è cambiato in fretta recentemente, e cambia sempre più in fretta. Non voglio dire che ai ‘miei tempi’ fosse più difficile: però abbiamo affrontato situazioni molto diverse e con squadre diverse”.

Ma non solo, differente anche la carriera in Italia dei due Ronaldo. “L’impatto con il campionato italiano. Io avevo vent’anni, avevo già detto abbastanza con il Psv e il Barcellona, ma non tantissimo, sicuramente non tutto – ricorda l’ex interista – ero ancora un progetto di campione, o perlomeno così mi sentivo. Cristiano è arrivato in Italia a 33 anni, nel pieno della sua maturità di giocatore. Anzi, di campione fatto e finito”. Quindi sono molto più diversi che uguali. “Direi di sì: pure per il ruolo e il modo di recitarlo, anche se lui ora gioca molto più in mezzo e molto più vicino alla porta. Ma ha un altro modo di avvicinarla – spiega Ronie – di arrivarci, anche se lo scopo ultimo è lo stesso. Forse in passato un assist lo appagava quanto un gol, adesso non credo. Ecco: per la voglia di gol siamo abbastanza uguali, sì”.

Stasera big match a Torino

“Bisogna dare a Cristiano quello che è di Cristiano – prosegue il brasiliano – se è arrivato a 33 an­ni così non è sicuramente un caso, un semplice dono di na­tura. Credo ci siano pochi gio­catori al mondo ad avere una simile attenzione per la cura del proprio fisico, una voglia così feroce di migliorare anche grazie all’autodisciplina”. “Io mi allenavo perchè dovevo, lui si allena perchè ama farlo: l’avessi fatto quanto lui – ammette ancora Ronaldo – Non credo che tutto quello che posta su Instagram dei suoi al­lenamenti personali sia solo facciata, autopubblicità. E quello che raccontano i suoi compagni fa fede, non mi pare ruffianeria. Siamo cosi’ diversi, io e lui”.

Infine, su questa Juve che sembra irraggiungibile il Fenomeno conclude: “L’Inter sta recuperando un po’ di terreno, ma piano piano. Quando sarà definitivamente fuori dal financial fair play, potrà accelerare. Un paragone Moratti-Zhang non ha senso, hanno per forza un modo di vivere l’Inter diverso, ma in una cosa sono sicuramente uguali: Suning non ha meno voglia di vincere”.

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