Juve, Allegri: “A Napoli ci giochiamo due terzi di scudetto”

Le dichiarazioni del tecnico bianconero alla vigilia del match contro gli azzurri di Ancelotti

Foto LaPresse - Tano Pecoraro In foto Massimiliano Allegri

TORINO – Elogio della normalità. “Il calcio è una cosa semplice”, ripete spesso Massimiliano Allegri e la stessa filosofia il tecnico la applica nel fare chiarezza sui temi caldi del momento. L’addio ai social, che tanto ha fatto discutere; il futuro, le critiche post-Atletico. Il tutto alla vigilia della sfida del San Paolo dove, spiega, “ci giochiamo due terzi di scudetto”.

L’addio ai social del tecnico bianconero

In settimana Allegri è sparito, senza preavviso, da Twitter e Instagram. Una decisione che ha scatenato le più svariate ipotesi. Tutte smentite dal diretto interessato: “Non sono mai stato un grande seguace dei social. L’addio lo trovo una cosa normale. Normale come sono entrato, normale come sono uscito. L’ho deciso mentre ero a cena. Mi ha meravigliato che sia stato fatto tutto questo clamore. Se non torniamo alla normalità diventa tutto un problema. Capisco che le cose semplici destabilizzino, ma la normalità deve essere all’ordine del giorno per quanto mi riguarda…”.

Pioggia di critiche dopo la sconfitta in Champions

Respinta, dunque, anche l’ipotesi addio, magari sulla scia delle critiche ricevute dopo Madrid. Anche qui la questione è semplice: “Ho visto il presidente l’altro giorno. Ci rivedremo e parleremo di come sta andando l’annata, del futuro, senza problemi. Io sono legato alla Juventus, in quattro anni ci siamo tolti tante soddisfazioni. Siamo ancora in corsa per il campionato e per la Champions, dispiace per la Coppa Italia”.

La replica di Allegri

Quanto alle tante critiche ricevute via social, “spiace per le reazioni che ci sono state perché si erano create aspettative per cui la Juve doveva andare con l’Atletico e vincere 3-0. Questo è da persone poco intelligenti e scollegate dalla realtà. I social non li leggo, ho sentito in giro queste cose. Poi sono cascato dal pero, perché abbiamo giocato contro l’Atletico. Abbiamo fatto un brutto secondo tempo, ma nel calcio una palla può fare la differenza, è questione di centimetri. Che le critiche ci siano è giusto. Ma – ha sottolineato il tecnico bianconero – non devono essere dettate da un’aspettativa in cui si perde di vista la realtà. In Champions può succedere di tutto, non è come in campionato. Io resto con i piedi per terra. Vincere non è facile, anzi è una cosa straordinaria, nessuno ti regala niente”. E ha ricordato che il Real “ci ha messo undici anni a vincere la Decima”.

Il tecnico della Juve è fiducioso in vista del match contro l’Atletico

Eppure, ha ricordato, “ci hanno dato per morti prima di essere eliminati. E di conseguenza sono venute fuori voci che Allegri va via per una serie di motivi che non sono assolutamente veri”. Anche in questo caso, il tecnico toscano non intende complicarsi la vita: “Io dico di guardare positivo, ma contro quelli che sono negativi non ci possono fare niente. Ma se si perde una partita e si vede tutto nero qualcosa che non torna”.

Gli effetti negativi dei social

E, continuando il discorsi sui social: “Si leggono cose e succedono dei fatti che sono gravi. Sono uno strumento valido, ma non per tutti. Questa è la verità, perché quando poi si legge pedofilia, stalking, viene tutto dai social perché la gente si nasconde. È un problema sociale”.

Atletico Madrid-Juve, l’analisi di Allegri

Tornando alle critiche di certi tifosi insaziabili, ad Allegri è stato chiesto se non avverta ingratitudine nei suoi confronti: “Io sono così. Lavoro con grande passione ed entusiasmo. I tifosi allo stadio mi hanno sempre rispettato e fatto sentire il loro apporto in modo straordinario e non posso che ringraziarli. Poi se a fine partita vado dentro gli spogliatoi o non faccio salti e capriole, non posso farci niente”, ha continuato Allegri. “Faccio l’allenatore e devo dare l’esempio. Devo essere accettato per quello che sono. Mi ha infastidito – ha chiarito – per come abbiamo perso nel secondo tempo, ma mi sono arrabbiato con me stesso, non con altri. Poi, le critiche fanno parte del gioco. L’importante è che io sia lucido in quello che vedo e in quello che sarà”.

Il recupero di CR7 contro il Napoli e lo stop di Khedira

Come in occasione della sfida in casa di un Napoli che “sta facendo un grande campionato. Sarà una bella partita e dovrà essere una bella serata di sport. Dovremo farci trovare pronti. A Napoli le partite non finiscono mai…”. Confermato che Cristiano Ronaldo sarà della partita: “Sta bene, si è allenato con la squadra”. Per quanto riguarda gli infortunati, “Khedira dovrà fare dei controlli e una data di recupero adesso non c’è. Douglas Costa speriamo di recuperarlo per l’Atletico. Gli altri sono fuori”. Indizio di formazione: “Uno tra Emre Can e Bentancur sarà in campo”. L’altro ballottaggio riguarda Bernardeschi e Dybala. Probabile il 4-3-3, e non è esclusa l’ipotesi dell’ex viola come mezz’ala.

A Napoli, dove si presentano forti di un vantaggio di +13, possono mettere il tassello decisivo: “Ci giochiamo due terzi di scudetto, è una partita dove ci giochiamo tantissimo”, ha commentato Allegri. “Poi è una grande sfida perché loro l’idea di batterci per dimostrare che sono più bravi di noi ce l’hanno dentro, è una settimana o forse più che la preparano. Credo che non sarà una partita bloccata, il Napoli gioca in modo molto più diretto e troveremo quindi qualche spazio in più”.

E uscire con un risultato positivo dal San Paolo aiuterebbe anche nella marcia di avvicinamento del secondo round con l’Atletico: “La squadra ci arriverà in ottime condizioni”, ha assicurato. “Questa settimana, la prossima e prima di Madrid saranno giorni che sfrutteremo per migliorare la condizione atletica. Se riusciremo a passare non lo so. Ma sicuramente saremo pronti”, è la promessa.

(LaPresse/di Attilio Celeghini)

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