Juve, non solo Dybala-CR7: la solidità difensiva è l’arma in più in Europa

Dybala e Ronaldo si prendono le copertine delle prime pagine, Bonucci e Chiellini incassano complimenti 'accademici' da Josè Mourinho

Foto LaPresse - Fabio Ferrari 25 Agosto 2018 Torino, Italia Sport Calcio Juventus Fc vs SS Lazio - Campionato di calcio Serie A TIM 2018/2019 - Allianz Stadium. Nella foto:Mandzukic Mario (Juventus F.C.);esulta dopo rete 2-0

MILANO (Alberto Zanello – LaPresse) – Juve, non solo Dybala-CR7: la solidità difensiva è l’arma in più in Europa. Dybala e Ronaldo si prendono le copertine delle prime pagine, Bonucci e Chiellini incassano complimenti ‘accademici’ da Josè Mourinho. Sono molteplici le chiavi del successo ottenuto dalla Juventus in casa del Manchester United. Se la ‘Joya’ e CR7 hanno inciso da metà campo in su con giocate sontuose e imprevedibili, lo stesso hanno fatto i due centrali bianconeri davanti a Szczesny, che ha vissuto una serata da spettatore non pagante anche, e soprattutto, per merito dei due difensori italiani.

Poco appariscenti, forse, ma particolarmente efficaci contro gli attaccanti dei Red Devils, ingabbiati per tutti i novanta minuti. Tanto da meritarsi a fine gara i pubblici elogi dello ‘Special One’, che quest’estate ha fatto la corte all’ex capitano del Milan prima che decidesse di tornare a Torino. “Penso che mister Bonucci e mister Chiellini dovrebbero tenere un corso universitario ad Harvard per come difendono – ha ammesso l’allenatore portoghese – Sono due difensori fantastici, davvero. La Juve ha qualità, nel primo tempo hanno dominato, ci hanno nascosto il pallone”.

Juve, non solo Dybala-CR7: la solidità difensiva è l’arma in più in Europa

Riprendendo il vecchio adagio di John Madden, leggenda del football americano prima come allenatore poi come telecronista, secondo cui “l’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere le partite”, Massimiliano Allegri ha plasmato una squadra equilibrata tra i reparti, letale davanti grazie alla qualità dei suoi campioni e granitica dietro. Lo dimostrano i sette ‘clean sheet’ già messi assieme dai campioni d’Italia in stagione, con appena sei reti in incassate in dodici partite. Stando ai numeri, in pratica, servono 180 minuti per segnare un gol a Szczesny (o Perin). Ovvero due gare intere.

Se però i bianconeri in campionato si sono concessi qualche distrazione di troppo – l’ultima proprio nell’ultimo turno è costata il pareggio contro il Genoa – in Europa finora la Juventus si è mostrata sempre solida e attenta. Non a caso l’obiettivo, neanche tanto velato, della stagione è quello di arrivare in fondo alla Champions League. Allegri è consapevole che in coppa anche il minimo passo falso può costare caro. Concesso trasmesso e recepito pienamente dal gruppo, che infatti dopo tre partite della fase a gironi è ancora a zero alla voce reti subite. Il primo passo, con la qualificazione agli ottavi ormai in tasca, è stato compiuto. Ne serviranno altri, nella lunga strada verso Madrid, ma i segnali lanciati finora da Chiellini e compagni sono più che incoraggianti. In tutte le zone del campo.

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