LA FOTO. Schianto fatale, muore un 19enne

L’incidente nella zona delle palazzine Ina Casa a Giugliano. Il giovane è deceduto all'ospedale "Cardarelli" di Napoli

GIUGLIANO – L’incidente, la corsa disperata in ospedale. I medici che provano di tutto per salvargli la vita. Dieci giorni di attesa, poi la tragica notizia. Andrea Costagliola, 19 anni, non ce l’ha fatta. Troppo gravi le ferite e le conseguenze generali dell’incidente che lo ha visto coinvolto lo scorso 5 giugno. Era accaduto tutto nella zona delle palazzine Ina Casa, precisamente in via Montessori. Ha lottato come un leone Andrea, forte del sostegno di un’equipe medica specializzata e delle tante persone che gli volevano bene. Ma è stato tutto inutile perché ieri è deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era ricoverato in condizioni davvero critiche. Una storia come tante (purtroppo) in cui a farne le spese è stato un giovanissimo ragazzo.

Andrea Costagliola

Comunità scioccata

Che aveva tutta la vita davanti e che invece, quella maledetta notte di dieci giorni fa, ha perso il controllo dello scooter su cui viaggiava schiantandosi contro un muro. Nell’impatto si era procurato traumi facciali e cranici e, stando a quanto fatto sapere dal nosocomio partenopeo, sono state proprio queste a causare il decesso. La comunità giuglianese è sconvolta. Andrea viene descritto da chi lo conosce come un bravissimo ragazzo e, a guardare negli occhi delle persone, sembra tutt’altro che una frase di circostanza.

Dolore immenso

La dinamica dell’incidente è ancora purtroppo avvolta nel mistero ma è chiaro che, qualunque sia stata la causa, non cambierà il tragico epilogo. La data del funerale non è stata ancora stabilita. Troppo forte il dolore dei genitori e dei parenti tutti che speravano in un miracolo e che invece sono stati costretti ad arrendersi alla cruda realtà. Di messaggi ad Andrea ne sono stati recapitati moltissimi. Sia sul suo profilo social che, di persona, ai parenti più stretti. Chiunque ha potuto ha voluto far sentire il proprio calore. Per rendere il dolore meno forte, per provare a sostenere le persone che gli sono vicino in questo momento tragico. Esattamente come avvenuto in altre circostanze nelle quali tanti altri giovani hanno perso la vita in strada. Una triste realtà alla quale, purtroppo, sembra non esserci rimedio.

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