La lunga estate dei ‘ritrattielli’

L'intervento di Oscar Di Maio: "Quelli della mia generazione allestivano grandi squadre utilizzando le mitiche figurine (in napoletano, i ritrattielli) dell’album Panini. Oggi abbiamo fatto un lungo salto di qualità: ci preoccupiamo dei bilanci della società"

Mia moglie mi chiede: “Ma perché leggi le pagine sportive dei quotidiani quando il campionato è finito?”. Per le profezie. Sì, quando comincia il calciomercato, la compravendita dei giocatori, ci sbizzarriamo tutti in previsioni, calcoli e strategie. In realtà in auguri e profezie.

Quelli della mia generazione allestivano grandi squadre utilizzando le mitiche figurine (in napoletano, i ritrattielli) dell’album Panini. Terzini, mediani, portieri, ali e mezzali venivano venduti e scambiati nella nostra fantasia attribuendo valori economici e sportivi improbabili o realistici a secondo del grado di competenza deipiccoli sognatori. Oggi abbiamo fatto un lungo salto di qualità: ci preoccupiamo dei bilanci della società. “Ma il presidente non può comprare se prima non vende e poi deve fare delle plusvalenze se no come si fa…”, oppure “Ma quando mai, il pappone deve cacciare i soldi”. “E se poi il Napoli fallisce ti vire e partite ‘e serie C…”. Ma scusate i problemi non li tenete? “Ma se oltre ai soldi gli diamo pure Sivori in cambio risparmiamo”. Risparmiamo: ma perché, abbiamo comprato quote del Napoli? Gesù, Gesù.

Ma un sacrificio per rimanere un grande club europeo? “Per carità dobbiamo battere la Juventus”. “Nisciuno è meglio ’e ’me. Dimane penzo ‘e diebbete, stasera so’ ‘nu rre”, recita il vecchio detto. E così concentriamoci sui bilanci del Napoli, sul terzino che si abbassa (che fa si cala?) sulla punta chea ttacca lo spazio (guerre stellari) sulla linea che si alza (e arò va?) e la mezza punta che si muove fra le linee (la seconda guerra mondiale). Certo, il calcio è una cosa seria. Come dice mister Carlo Ancellotti, il pallone è la cosa più importante tra quelle non importanti della vita. Ma ricordarci, almeno ogni tanto, che si tratta solo di un gioco forse sarebbe meglio per tutti. Tra un giorno da fanatici e 100 senza calcio, meglio 50 da orsacchiotti.

Comunque possiamo restar tranquilli: mia cugina che è emigrata in Spagna e si è sposata con un giovane di Barcellona che è amico del cugino del magazziniere blaugrana mi ha assicurato che alla fine di agosto Messi sarà del Napoli. Ha il gradimento di Ancelotti. L’unico problema, come sempre con il presidente, i diritti di immagine. Se proprio non si dovesse chiudere è pronto il piano B, mi ha assicurato una fonte che vuole rimanere anonima. Un grande ritorno: Diego Armando Maradona.   

Oscar Di Maio

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