Lavoro, Di Maio: “Salario minimo? Retromarcia del Pd, è rinato già stanco”

"Il Partito democratico, dopo che ha proposto di aumentare gli stipendi dei parlamentari come prima proposta dell'era Zingaretti, poi di ricostituire i vitalizi, poi una patrimoniale, adesso fa retromarcia sul salario minimo. A me sembra il vecchio Pd rinato un po' stanco"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

RHO – “Il Partito democratico, dopo che ha proposto di aumentare gli stipendi dei parlamentari come prima proposta dell’era Zingaretti, poi di ricostituire i vitalizi, poi una patrimoniale, adesso fa retromarcia sul salario minimo. A me sembra il vecchio Pd rinato un po’ stanco”. Lo ha detto il vicepremier M5S, Luigi Di Maio, incontrando i giornalisti al Salone del Mobile, alla Fiera di Rho (Milano) a chi gli chiedeva del disegno di legge del Pd sul salario minimo. “Non so se recepisce le indicazioni dei sindacati, perché noi abbiamo un tavolo aperto al Ministero del Lavoro sul salario minimo. A me – ha aggiunto – più che una proposta mi sembra una retromarcia sul salario minimo, da un partito che ancora una volta dimostra di non difendere chi lavora”.



“Il salario minimo permette di dare due diritti: a chi lavora di arrivare a fine mese e non essere sottopagato. Alle imprese oneste di non subire il dumping salariale da chi fa il furbo e sottopaga i dipendenti. Ma questa mi sembra una proposta che interviene sulla normativa sui contratti collettivi, ma non la si chiami salario minimo”, ha concluso Di Maio.

LaPresse

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