Mps, morte di David Rossi: le indagini sono coperte da riserbo

Un azionista ha chiesto di sapere come mai le telecamere della banca non erano presidiate al momento dell'accaduto

Foto Bianchi/Lo Debole LaPresse

SIENA – Le indagini “in corso” sulla morte di David Rossi “sono coperte da riserbo da parte dell’autorità inquirente”. E’ quanto ricorda il cda di Mps in una risposta scritta agli azionisti in occasione dell’assemblea dei soci che si svolge oggi a Siena.

David Rossi precipitò dalla finestra del suo ufficio

David Rossi, all’epoca responsabile dell’ufficio stampa di Mps e portavoce dell’ex presidente della Banca Giuseppe Mussari, la sera del 6 marzo 2013 precipitò dalla finestra del suo ufficio di Rocca Salimbeni, a Siena, cadendo nel vicolo dietro la sede storica di Mps.

Le telecamere della banca non erano presidiate

Un azionista ha chiesto di sapere come mai le telecamere della banca non erano presidiate quando “fu ucciso David Rossi”, chi fosse all’epoca il responsabile della sicurezza e che carriera ha fatto. A queste domande, il cda per iscritto ha risposto: “Si precisa che i nominativi dei soggetti che hanno ricoperto tali posizioni non possono essere forniti per ragioni inerenti la legislazione sulla privacy”.

Mps, indagini coperte da riserbo

Un azionista ha chiesto infine se i magistrati che hanno svolto le indagini “sull’omicidio di David Rossi sono clienti della banca o consulenti”. In risposta il cda ha precisato che “la Banca non annovera tra i propri consulenti i magistrati che hanno effettuato indagini inerenti il caso di David Rossi”.

(AWE/LaPresse)

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