Legno, pellet e frutta secca: addio gasolio nelle caldaie

Sempre più persone si orientano su modelli di ultima generazione: soluzioni a basso impatto ambientale per riscaldare la casa a prezzi contenuti

Quando si parla di tutela dell’ambiente non si può non fare riferimento al riscaldamento. E non solo a quello globale, ma anche a quello delle nostre abitazioni. Con l’avvento delle temperature più fredde e l’accensione ‘di massa’ di termosifoni e stufe si rischia di essere, con i nostri comportamento, pirati dell’ambiente più o meno consapevoli. Perchè, innanzitutto, per essere ‘eco’ bisogna avere le attrezzature giuste.

Anche se le caldaie hanno una lunga durata, prima o poi arriva il momento in cui bisogna sostituirle, sia perché non è possibile una riparazione, sia perché il costo della riparazione stessa è superiore a quello dell’acquisto di una caldaia nuova. Quando giunge questo momento è importante saper decidere che caldaia installare. Le caldaie tradizionali sono quelle a gas naturale, a gasolio o a propano ma se si vuole cambiare sempre meglio farlo per il meglio e scegliere modelli più green in grado di offrire anche risparmio economico. Secondo i dati del portale Habitissimo sempre più italiani si orientano su modelli di caldaia di ultima generazione alla ricerca di soluzioni a basso impatto ambientale in grado di riscaldare la casa ad un prezzo contenuto.

Rispetto al 2018, nel 2019 le richieste di caldaie di ultima generazione sono infatti in netto aumento.

Esistono tre tipi di caldaia a ultima generazione: La caldaia a condensazione, vantaggiosa sia dal punto di vista dell’impatto ambientale che economico. In particolar modo con questo modello monossido di carbonio e ossidi di azoto sono ridotti al minimo. In altre parole ne viene prodotta una quantità così bassa da avere un impatto quasi nullo sull’ambiente che ci circonda. E’ vero, si tratta di un modello più costoso rispetto ad uno tradizionale. Ma rende di più, se utilizzata costantemente. E in climi come quelli italiani è preferibile una caldaia di questo tipo, perché nella maggior parte delle nostre regioni è necessario l’utilizzo del riscaldamento parecchi mesi l’anno. Almeno nella prima casa e nei luoghi di lavoro. La caldaia a biomassa, offre un impatto ambientale nullo ed è perfetta per chi cerca un modello 100% green. In questo caso i residui della lavorazione del legno, pellet, ma anche gusci di frutta secca diventano il combustibile utilizzato per produrre energia e far funzionare l’impianto di riscaldamento.

La caldaia a pompa di calore sfrutta in maniera intelligente il calore prodotto nel sottosuolo, che è gratuito e a disposizione di tutti coloro che decidono di installare un impianto di questo tipo. Il calore viene trasformato nella fonte di energia necessaria per far funzionare l’impianto di riscaldamento dell’edificio. Al solo costo della corrente elettrica per far funzionare l’impianto.

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