Libia, Erdogan e Putin vogliono il cessate il fuoco

La mossa di Russia e Turchia sostenuta anche da Fayez al-Sarraj

(Presidential Press Service via AP, Pool)

ROMA – Erdogan e Putin vogliono in Libia il cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte di domenica. E la loro intenzione ha incassato l’appoggio anche di Fayez al-Sarraj, presidente del Consiglio libico che ha accolto “con favore – si legge in un comunicato – qualsiasi appello alla ripresa del processo politico e ad allontanare lo spettro della guerra, in conformità con l’accordo politico libico e il sostegno alla Conferenza di Berlino patrocinata dalle Nazioni Unite”.

La figurina Di Maio

Nello scacchiere internazione, dopo il ciclone di polemiche abbattutosi sulla Farnesina targata Cinque Stelle, Di Maio cerca di guadagnare punti e riferisce di essere stato “a Bruxelles, al Cairo ed oggi ad Algeri” per incontrare Sabri Boukadoum e il primo ministro Abdelaziz Djerad. “Sulla Libia – ha continuato – sono tutti d’accordo che bisogna mettere tutti i Paesi attorno al tavolo e trovare la soluzione che ci consente di trovare la pace in questa Regione”.

Gli obiettivi comuni

Tra Djerad e Di Maio anche una potenziale “cooperazione tra Roma ed
Algeri per opportunità di investimenti comuni”. E “non solo nel campo dell’energia” ma pure“in quelli delle nuove tecnologie e anche nel turismo”. Secondo Di Maio bisogna “garantire un futuro alle nuove generazioni del Nord Africa con investimenti nell’innovazione, nell’università e nella ricerca”.

“Algeri è veramente una città bellissima, ricorda molto Napoli – ha detto il ministro degli esteri – un’altra bellezza del Mediterraneo. Ci sono tanti spazi che la nostra cooperazione può riempire. Senza la stabilità però è difficile implementare i progetti economici, per questo dobbiamo lavorare alla stabilità della regione e contrastare il terrorismo”.

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