Libia, Unhcr: “Ue e Onu impongano sanzioni per abusi sui migranti”

L'inviato speciale dell'Unhcr per il Mediterraneo centrale, Vincent Cochetel ha esortato l'Unione europea e le Nazioni Unite a imporre sanzioni contro chi è implicato negli abusi sui migranti in Libia.

ROMA – L’inviato speciale dell’Unhcr per il Mediterraneo centrale, Vincent Cochetel ha esortato l’Unione europea e le Nazioni Unite a imporre sanzioni contro chi è implicato negli abusi sui migranti in Libia. Venerdì le guardie del centro di detenzione di Mabani, a ovest della capitale Tripoli, hanno sparato e ucciso almeno sei persone. Nella struttura sovraffollata le autorità avevano inviato nei giorni scorsi altre 4.187 persone, tra cui 511 donne e 60 bambini. “Le violazioni dei diritti umani e le condizioni disumane” nei centri di detenzione della Libia hanno portato al caos, inclusa la “sparatoria indiscriminata”, ha detto Cochetel all’Associated Press, “Alcune persone hanno una responsabilità speciale per le violazioni dei diritti umani commesse o perché sono direttamente coinvolte o perché le coprono. È tempo che le Nazioni Unite e il comitato per le sanzioni dell’Ue agiscano”. Un filmato circolato online mostra centinaia di migranti in fuga dal centro di detenzione libico attraverso un varco nella recinzione della struttura. Alcuni sono stati visti aiutare altri migranti apparentemente feriti. Altri video mostrano i migranti che corrono per le strade di Tripoli. Durante la fuga alcuni sono caduti e sono stati catturati dalle guardie libiche che li hanno picchiati. Alcuni che cercavano di fuggire sono stati uccisi, ha detto Gabriel Akoulong ad AP, 24 anni, del Camerun, che era tra le persone scappate.

LaPresse

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