L’intervista. Beneduce: “De Luca un flop Batteremo anche i poltronisti”

La consigliera regionale: “Sulla sanità 5 anni di spot inutili”

NAPOLI – Consiglieri regionali alla prova del nove, a pochi mesi dalle elezioni campane chi punta alla riconferma in Consiglio ha già avviato la propria campagna elettorale sui territori. Il lavoro di definizione delle liste del centrodestra per Forza Italia parte da una certezza: gli uscenti saranno in campo. Tra questi l’azzurra Flora Beneduce (nella foto) che con Cronache traccia un bilancio degli ultimi cinque anni di legislatura volgendo lo sguardo al futuro.

Consigliere, tra pochi mesi si terranno le elezioni regionali, qual è il suo giudizio di questi cinque anni di amministrazione De Luca?

Duole constatare che sono stati cinque anni di annunci e tagli di nastro, spesso peraltro di opere e servizi già esistenti o programmati dalla precedente amministrazione regionale di centrodestra. Il presidente De Luca ha fatto della comunicazione la sua arma migliore ma la realtà l’ha castigato inequivocabilmente. Si pensi alla sanità. L’uscita dal commissariamento è di fatto un dato impercettibile per i cittadini, che ogni giorno si scontrano con il muro di gomma delle liste di attesa, della burocrazia, dell’assenza assoluta di un coordinamento tra Asl e, all’interno della stessa Asl, di un coordinamento tra distretti sanitari. Manca totalmente il filtro della medicina territoriale. Il caos delle barelle al Cardarelli e negli ospedali di frontiera lo testimonia chiaramente. Così come il tema delle aggressioni ai medici. Manca, insomma, una visione complessiva ed integrata della sanità campana. Non parliamo poi dei trasporti. Ricevo ogni giorno segnalazioni da cittadini della Costiera Sorrentina o del Vesuviano su ritardi, corse saltate e treni guasti della Circumvesuviana. Un’onta. Un danno di immagine irrecuperabile per via dei tanti turisti rimasti a piedi in questi mesi sotto le gallerie della Circum, specie nella stagione estiva. Ma un danno grande, imperdonabile, anche e sopratutto per i tanti campani che necessitano di spostarsi per lavoro, per impegni familiari, per ragioni di salute. Ecco, la comunicazione in questo caso non è riuscita a coprire i fallimenti di questa amministrazione.

Che tipo di strategia deve mettere in campo il centrodestra per conquistare palazzo Santa Lucia?

La linea della coerenza. Chi ha fatto un’opposizione seria, fattiva, concreta come il centrodestra negli ultimi cinque anni non ha nulla da inventarsi né da temere. I cittadini hanno capito che i Cinque Stelle hanno fallito e, dall’altro lato, pagano sulla loro pelle in termini di disservizi gli spot di De Luca. Sceglieranno il centrodestra perché in Italia e in Campania è l’unica alternativa possibile al vuoto lasciato dall’antipolitica e all’arroganza della sinistra poltronista, che addirittura si è alleata con i grillini pur di guadagnarsi uno strapuntino.

Per Forza Italia la Campania rappresenta un banco di prova. Crede riuscirete a interrompere la serie di risultati negativi e a non risultare ultimo partito della coalizione?

I sondaggi ci danno in doppia cifra ma siamo sicuri che, appena saranno definite le liste, guadagneremo anche la simpatia e il consenso dei moderati che non si recano più a votare per l’assenza assoluta di una proposta riformista e liberale che, invece, la nostra coalizione metterà in campo. Offriremo cittadinanza politica a chi non si rivede oggi nella maggioranza di governo Pd-Cinque Stelle.

Come si sta preparando alla campagna elettorale? Quali saranno i temi su cui punterà?

Sanità, trasporti, welfare. Sarò in campo per contribuire a far vincere la Campania su alcuni fronti sinora dimenticati. Penso alla sfida sull’umanizzazione delle cure (sostegno a pazienti e familiari su fibromialgia, sensibilità chimica multipla, adroterapia) oppure ad un’autonomia realmente differenziata rispetto a quella, fasulla e dannosa per il Sud, che invece le lobby del Nord vorrebbero. Lotterò per far mia la sfida sulla qualità del trasporto pubblico locale (a partire proprio dalla Circumvesuviana), quella relativa ad un modello di welfare solidaristico e personalizzato (lingua dei segni, caregiver, autismo, infermiere di famiglia, odontoiatria di comunità). In una parola, lotterò per la mia gente, per chi non ha voce.

Cinque anni in consiglio regionale. Qual è il suo bilancio?

Dal 2015 ad oggi ho presentato 41 proposte di legge, 47 mozioni, 35 interrogazioni, 8 risoluzioni. Li cito perché non sono solo numeri ma risposte a bisogni complessi dei miei concittadini. Certo, avremmo potuto fare di più e meglio ma guarda caso la calendarizzazione delle leggi del centrodestra è avvenuta sempre con ritardo. Senza dimenticare che quasi tutte le iniziative legislative del centrosinistra sono state portate avanti nelle commissioni compattando di fatto testi nati nel centrodestra. Appena al governo, riprenderemo temi delicati ma dimenticati da De Luca come l’autismo, la pet therapy, la clownterapia. Anche la stessa legge sul caregiver familiare, che sono riuscita a portare avanti a fatica, non si sa bene che fine abbia fatto. E poi ci sono proposte nuove che magari il centrosinistra pensa di non discutere più in questa legislatura per ragioni strategiche. Penso all’infermiere di famiglia, una figura nuova che però già è presente in altre regioni e che assicurerebbe continuità assistenziale. Oppure al servizio di farmacia nelle case di cura e nelle cliniche private, che non è previsto per legge, con il rischio di compromettere l’appropriatezza delle cure in quelle strutture. Insomma, tanto è stato fatto ma ancora molto c’è da fare e nei prossimi cinque anni lavorerò con sempre più entusiasmo e motivazione perché queste istanze trovino una risposta concreta in Consiglio regionale.

Chi promuove e chi boccia tra le file della maggioranza e tra quelle dell’opposizione?

Non sono io ad dover dare dei voti. I cittadini leggono, s’informano, hanno vie di accesso ai dati della pubblica amministrazione qualche tempo fa inimmaginabili. Se dipendesse da me, comunque, promuoverei chi si è dato da fare. Chi ha studiato i problemi, proponendo soluzioni complesse, basate su una corretta programmazione, senza prendere in giro i cittadini. E tra i banchi della maggioranza e dei Cinque Stelle di profili così ne vedo davvero pochi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome