Liverpool-Roma, il bilancio della guerriglia: 2 italiani arrestati, un irlandese in ospedale con una coltellata

Foto LaPresse/Liverpool-Roma, guerriglia pre-partita

LIVERPOOL (Tommaso Barra) – Scene di battaglia autentica. Guerriglia urbana. Lotta senza esclusioni di colpi. E’ quanto andato in scena ieri, prima e dopo la semifinale d’andata di Champions League tra Liverpool e Roma. In un match ad alta tensione, le due tifoserie hanno dato il peggio di loro stesse. Il bilancio finale parla di due arrestati italiani per tentato omicidio, un tifoso del Liverpool grave in ospedale, 7 fermati per danneggiamento e possesso di droga.

La guerriglia

La guerriglia è iniziata un’ora prima della partita. All’esterno di un noto pub, ritrovo dei tifosi inglesi, circa 80 ultras arrivati da Roma hanno fatto partire la caccia all’uomo. Gli scontri sono poi proseguiti all’esterno della Kop, storica curva dei support inglesi. E’ proprio qui che un 53enne di origini irlandese si è beccato una coltellata. Trasportato in ospedale, è grave ma non sarebbe in pericolo di vita. A partita finita, amaramente per i giallorossi, i tifosi di casa hanno cercato la vendetta. C’è voluto l’intervento massiccio delle forze dell’ordine per evitare il peggio.

La solidarietà

Intanto il club inglese si è detto “scioccato e inorridito” per l’aggressione degli ultrà romani. “I nostri pensieri, in primo luogo, sono per la vittima e la sua famiglia in questo momento molto traumatico: offriremo loro il nostro pieno supporto”, si legge in un comunicato ufficiale.

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