Malacalza condivide la valutazione della Bce su Banca Carige

Si cerca, per di più, un nuovo presidente che sostituisca il dimissionario Giuseppe Tesauro

LP / AFP PHOTO / Daniel ROLAND
di Lorenzo Allegrini

MILANO (AWE/LaPresse)Malacalza Investimenti condivide la valutazione su Banca Carige della Bce “circa la necessità della risoluzione dei temi di governance”. E “al di là del giudizio sulle cause dei medesimi” chiede la convocazione dell’assemblea dell’istituto ligure. Ciò, per deliberare sulla revoca di tutti i componenti del cda e la nomina di un nuovo consiglio. Nuovo affondo di Vittorio Malacalza, vice presidente della banca, che ha annunciato nei giorni scorsi un’azione legale e le proprie dimissioni dall’incarico ricoperto che saranno effettive proprio con la prossima assise.

“Malacalza Investimenti – si legge ancora in un comunicato fiume – coglie ancora una volta l’occasione per confermare il proprio impegno”

Impegno “a sostegno di Banca Carige e del territorio e la sua piena fiducia nelle potenzialità dell’Istituto”. Il primo socio di Carige, con il 20,6%, dà “piena fiducia nella validità dei fondamentali” dell’istituto ligure. E “nelle sua capacità di rilancio, con pieno soddisfacimento” delle richieste Bce. Malacalza Investimenti fa riferimento al comunicato diffuso ieri da Carige per comunicare la decisione della Bce di bocciare il piano sul capitale e di richiedere un nuovo piano entro il 30 novembre. La Banca centrale suggerisce inoltre a Genova di procedere a una fusione e chiede l’elezione di un nuovo presidente. Nuovo presidente, ovviamente, al posto del dimissionario Giuseppe Tesauro, con un’assemblea da convocare entro il 30 settembre.

Malacalza non ha mai gradito le modalità con cui l’a.d. Paolo Fiorentino ha gestito l’ultimo aumento di capitale

E ancora ricorda “l’ingente importo di circa 500 milioni di euro” chiesto ai soci, in un’operazione avvenuta in parallelo con la “dismissione di asset che ha comportato un rafforzamento patrimoniale di oltre un miliardo di euro e rilevanti perdite”. Nelle scorse settimane anche Raffaele Mincione, altro socio forte di Carige con oltre il 5%, aveva chiesto un’assemblea entro settembre per la revoca e la nomina del cda. È probabile che tra i due si arrivi a uno scontro decisivo nella prossima assemblea la cui data sarà decisa dal cda del 3 agosto.

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