Manifestazioni in Venezuela. Continua la lotta a distanza tra Maduro e Guaidò

Da un lato si prova a bloccare l'ingresso degli Stati Uniti e dell'Europa, dall'altro si chiedono con forza aiuti umanitari

LAPRESSE / AFP

CARACAS – È ancora caos in Venezuela. Dopo le ultime elezioni continua infatti il duello a distanza tra Nicolas Maduro e Juan Guaidò. Da un lato la voglia di andare avanti spediti per la propria strada, dall’altro la richiesta di un ritorno alle urne e di aiuti da parte di Europa e Stati Uniti.

Cosa vuole Maduro, come risponde Guaidò

Nicolas Maduro, in un’intervista alla Bbc, ha dimostrato di essere fermo sulle proprie posizioni ribadendo il ‘no’ sia a nuove elezioni che agli aiuti umanitari dall’esterno. “Qual è la logica, il ragionamento per ripetere un’elezione?”, ha detto il leader chavista in maniera anche provocatoria rispetto alle richieste che arrivano da molti Paesi occidentali.

Tra queste c’è anche l’Italia che, con un mozione approvata dalla Camera, da un lato non ha riconosciuto Juan Guaidò ma ha dichiarato illegittimo il precedente voto chiedendo quindi di tornare alle urne (CLICCA QUI). Per Maduro, inoltre, gli Stati Uniti presserebbero per un aiuto umanitario soltanto per giustificare un loro intervento sul territorio: “Fanno parte di questa farsa – ha detto – ecco perché diciamo loro che non vogliamo le loro briciole, il loro cibo tossico, i loro avanzi”.

Gli Stati Uniti pronti a intervenire, Mosca dalla parte di Maduro

Una linea condivisa da Mosca come sottolineato dal ministro degli esteri Serghei Lavrov il quale, bloccando la risoluzione Onu proposta da Washington, ha ribadito che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite “non la adotterà in quanto tentativo da parte di Washington di utilizzare le forniture umanitarie per destabilizzare la situazione e come pretesto per un pieno intervento militare”. Gli scontri e le manifestazioni intanto non si fermano anche perché incalzati dallo stesso Juan Guaidò. Il presidente dell’Assemblea ha infatti auspicato l’azione congiunta tra popolo e forze armate e dunque un intervento degli Stati Uniti e dell’Europa: “I venezuelani – ha infatti tuonato Guaidò – devono scendere in piazza per il cibo e le medicine di cui tutti hanno in questo momento bisogno”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome