Manovra, per accontentare l’Europa serve un ‘taglio’ da 3,6 miliardi di euro. Stasera il vertice decisivo

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Il deficit a 2,04% del Pil a Bruxellese non piace. Non va giù. Agli occhi dell’Europa per rendere la manovra ‘accettabile’ bisogna mettere in piedi un nuovo accordo strutturale, un piano che prevede la riduzione di altri 2 punti decimali che corrispondono a 3,6 miliardi di euro.

Oltre ai 6,4 miliardi, già messi sul tavolo da Giuseppe Conte nell’incontro con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, servono nuovi tagli per evitare la procedura di infrazione

Si raschia il fondo

E’ probabile che si cerchino restringendo ulteriormente tempi e modi dei pensionamenti anticipati voluti dalla Lega con l’introduzione della quota 100 e del reddito di cittadinanza sostenuto dai Cinque Stelle, anche se il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti non perde occasione per arricciare il naso di fronte a una misura che sa di assistenzialismo e che rischia di non funzionare per il dissesto dei Centri per l’Impiego.

Negli immobili pubblici e pensioni d’oro le risorse economiche

L’intesa che il Governo cerca nel vertice di stasera sarà poi tradotta nel maxi-emendamento alla manovra di bilancio che verrà presentato martedì al Senato. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria spera di recuperare risorse dalla cessione degli immobili pubblici, su cui potrebbe dare una mano la Cdp con una sorta di partita di giro, da altri tagli alle spese ministeriali e forse da interventi restrittivi sia sulle cosiddette pensioni d’oro che sull’indicizzazione delle pensioni sopra i 1.500 euro mensili.

Le tensione nel governo

E’ proprio per questo che i rapporti tra Lega e Cinque Stelle si stanno surriscaldando e si fanno ogni giorno più nervosi e ne è spia il braccio di ferro sull’ecotassa che la Lega vorrebbe abolire cancellando sia le sanzioni per le auto più inquinanti che i bonus per le auto elettriche e i Cinque Stelle invece mantenere considerandola una misura-simbolo. Nella corsa ad evitare la bocciatura di Bruxelles, le prossime saranno ore decisive.

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