Manovra, Tria: “Nessuna intenzione di introdurre la patrimoniale”

"Non c’è alcuna intenzione di introdurre una patrimoniale", così il ministro dell'Economia Giovanni Tria

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giovanni Tria

ROMA (LaPresse) – Manovra, Tria: “Nessuna intenzione di introdurre la patrimoniale”. “Non c’è alcuna intenzione di introdurre una patrimoniale”, così il ministro dell’Economia Giovanni Tria intervistato da La Stampa, che aggiunge: “Sarebbe una mossa suicida per il quadro economico. E’ una cosa senza senso. Un po’ di solidarietà nazionale sarebbe utile quando si parla del futuro dell’economia”.

“Ci sono analisti che dicono ‘siete in difficoltà col debito, andrete a fondo, e l’unica via di uscita sarebbe la patrimoniale’. Non è un discorso da gente seria”, prosegue Tria parlando della manovra.

Tav, Tria: c’è bisogno di certezze. Solo così, fiducia investitori

“Dobbiamo dimostrare di essere affidabili”, così il ministro dell’Economia Giovanni Tria intervistato da La Stampa, che sulla Tav aggiunge: “Non voglio entrare nel merito della questione costi/benefici, del resto ho detto più volte che ritengo sia un’opera utile da realizzare ed è chiaro che ci possono essere opinioni contrarie. Quando si parla di infrastrutture, e dunque degli investimenti a lungo termine necessari all’Italia, c’è bisogno di certezze”.

“La realtà è che non si possono attirare investimenti se quando si firmano i contratti può essere ritenuto legittimo pensare che un governo, qualunque esso sia, li possa rimettere in discussione, magari modificando il quadro legale in modo retroattivo – prosegue Tria -. Dalla fiducia degli investitori dipende la competitività dell’Italia e la sua crescita reale. Dobbiamo essere attenti a queste dinamiche”.

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