Mediobanca: 526milioni di utile netto semestrale. Per Nagel risultato unico che fa ben sperare

Mediobanca registra "risultati semestrali record caratterizzati da crescita, qualità e sostenibilità" per il secondo semestre del 2021, che l'ad Alberto Nagel ha definito "piuttosto unico rispetto al passato" e che "ci fa ben sperare sulla chiusura dell'anno".

Gian Mattia D'Alberto / LaPresse

MILANO – Mediobanca registra “risultati semestrali record caratterizzati da crescita, qualità e sostenibilità” per il secondo semestre del 2021, che l’ad Alberto Nagel ha definito “piuttosto unico rispetto al passato” e che “ci fa ben sperare sulla chiusura dell’anno”. Giudizio condiviso dai mercati, che hanno spinto il titolo di piazzetta Cuccia a 10,58 euro con rialzi del 2,12%.

I ricavi semestrali sono aumentati del 12% per 1.459 milioni di euro, con un margine di interesse in crescita di 734 milioni di euro, un aumento del 2% anno su anno e commissioni “ai massimi” a 443 milioni di euro, +16% anno su anno. L’utile netto è cresciuto del 28% a 526 milioni di euro. Inoltre si registra una “progressiva ottimizzazione del capitale con un robusto CET1 al 15,4%”, incluso un “pay-out del 70%” e un “nuovo buyback (3% del capitale)”.

Il gruppo Mediobanca prevede un andamento dei ricavi “molto buono” per il secondo semestre, al netto di “un tema di comparazione con il primo semestre” in quanto a “volatilità dei mercati, e in ogni caso vediamo un ritmo ben superiore rispetto a quanto previsto dal piano, secondo il quadro ottimista delineato dall’ad Nagel.

Nagel ha spiegato che Mediobanca continua a “guardare alle opportunità di crescita esterna”. Per quanto riguarda le future acquisizioni, queste “devono sposarsi con il nostro ritmo accelerato di crescita organica. Dobbiamo guardare a opportunità utili che non facciano deragliare la nostra crescita”. E le eventuali acquisizioni devono essere “un fit con ciò che stiamo facendo”, ha aggiunto Nagel. Il gruppo guarda “con grande attenzione a Italia, Monaco e Lussemburgo per la distribuzione nel wealth management che significa reti di banker o promotori finanziari”, tra i settori e le aree geografiche dove valutare future espansioni.

LaPresse

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