Messico, assassinato un altro candidato. E’ la vittima numero 113 dall’inizio della campagna elettorale

Federal police Foto La Presse

CITTA’ DEL MESSICO – La campagna elettorale messicana continua a mietere vittime. L’ultimo ad essere giustiziato dai sicari è Alejandro Chávez Zavala. L’uomo era candidato al ruolo di sindaco nel Comune di Taretan, nello Stato di Michoacán nel Messico centrale. Prima di lui, centinaia sono stati i morti ammazzati nel corso di queste elezioni che saranno ricordate per essere tra le più sanguinolente della storia del Messico. Zavala è infatti la vittima numero 113 dallo scorso settembre, quando è iniziata la campagna.

Chi era Alejandro Chávez Zavala

Zavala era stato a capo di una coalizione atipica, quella formata da tre schieramenti diversi: da una parte la sinistra del PRD, dall’altra i conservatori del PAN e tra le due parti il socialdemocratico Movimiento Ciudadano. La cittadina nella quale si ricandidava era un piccolo centro di 15 mila abitanti, a 100 chilometri da Morelia.

L’omicidio del politico, con ogni probabilità, resterà irrisolto. I suoi assassini sono infatti riusciti a fuggire, motivo per cui non sono nemmeno stati identificati. Ciò rende molto difficile la loro cattura da parte della polizia. Le autorità si sono formalmente attivate per trovare i responsabili della morte di Alejandro Chávez Zavala, ma le probabilità di trovarli sono molto basse.

Elezioni in Messico, una scia di sangue senza precedenti

Solo pochi giorni fa era avvenuta l’uccisione di un altro politico. Il suo nome era Fernando Purón Johnson, il 43enne candidato alle elezioni per il Partido Revolucionario Institucional. Le modalità dell’uccisione di Purón hanno scioccato il paese intero. L’uomo si trovava infatti per strada, in compagnia dei suoi sostenitori. Erano in gruppo, in procinto di scattarsi un selfie, al termine di un dibattito elettorale nel nord-est del Messico, nella città di Piedras Negras, quando un colpo di pistola lo ha raggiunto al capo, uccidendolo. Il Messico è ormai in ginocchio per tutti i numerosi episodi di barbarie senza precedenti.

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