Migranti, Boldrini: “Parlamento non sia sordo e cieco su guardia costiera libica”

"Mi auguro che il Parlamento non sia sordo e non sia cieco sui metodi spregiudicati della Guardia costiera libica. Sparare su un mezzo stracolmo di persone è un’operazione criminale. Dunque il Parlamento non può voltarsi dall’altra parte perché quel mezzo nasce italiano".

Foto LaPresse/Giordan Ambrico

ROMA– “Mi auguro che il Parlamento non sia sordo e non sia cieco sui metodi spregiudicati della Guardia costiera libica. Sparare su un mezzo stracolmo di persone è un’operazione criminale. Dunque il Parlamento non può voltarsi dall’altra parte perché quel mezzo nasce italiano”. Così Laura Boldrini, deputata del Pd, intervenendo alla conferenza stampa promossa dall’on. Riccardo Magi, insieme a deputate e deputati di diversi gruppi, e a Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch-Italia; Valentina Brinis, Open Arms; Filippo Miraglia, Responsabile Immigrazione Arci Nazionale; Paolo Pezzati, Humanitarian Policy Advisor – Oxfam Italia. Secondo Boldrini, “è importante che l’Italia sia presente in Libia, soprattutto in questa fase di pacificazione e democratizzazione, ma non possiamo non vedere il nesso causale tra il nostro ruolo e quello che fa la Guardia costiera libica. Con il Memorandum del 2017 abbiamo dato il ruolo di controllo dei flussi migratori alla Guardia costiera libica. Nel 2018 le abbiamo fornito i mezzi navali. Allora senza quel ruolo e senza quei mezzi, potrebbe la Guardia costiera libica arrivare perfino a sparare sui migranti e riportarli in quei terribili centri di detenzione? No non potrebbe. Mi auguro che dall’Ue parta un’iniziativa per una missione di monitoraggio e soccorso soprattutto oggi che gran parte delle ONG sono bloccate nei porti. E’ inaccettabile che i naufragi possano diventare uno strumento di controllo dei flussi migratori”, conclude.

LaPresse

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