Migranti, in Australia 1° barcone da 2014: naufragio fra coccodrilli

Per la prima volta dal 2014 un'imbarcazione di migranti è arrivata fino alle coste dell'Australia. Accade dopo quattro anni di 'zero arrivi' in virtù della campagna 'No way', che recentemente è stata indicata da Matteo Salvini come esempio da seguire.

(Photo by GUILLERMO ARIAS / AFP)
Sydney (Australia), 27 ago. (LaPresse/AFP) – Per la prima volta dal 2014 un’imbarcazione di migranti è arrivata fino alle coste dell’Australia. Accade dopo quattro anni di ‘zero arrivi’ in virtù della campagna ‘No way’, che recentemente è stata indicata da Matteo Salvini come esempio da seguire. La barca, proveniente dal Vietnam, è però parzialmente affondata in una zona infestata dai coccodrilli in una foresta di mangrovie, nel nordest del Paese. Dunque i richiedenti asilo che erano a bordo sono fuggiti per nascondersi fra la vegetazione. La protezione civile ha lanciato l’allarme dal momento che la fitta foresta tropicale, vicino al fiume Daintree nel nord dello Stato del Queensland, ospita non solo coccodrilli, ma anche serpenti velenosi e il pericoloso uccello casuarius. Il ministro per la Polizia del Queensland, Mark Ryan, ha fatto sapere all’emittente Abc che finora sono stati trovati e fermati 15 passeggeri; Abc ha aggiunto che altri due, compreso il capitano della barca, sono dispersi. Ma secondo il Brisbane Courier Mail, sono fino a 20 le persone ancora disperse. Secondo lo stesso giornale, le persone trovate finora erano in buona salute e ben vestite.

la notizia

A confermare il primo arrivo dal 2014 è stato il ministro dell’Interno australiano, Peter Dutton. Inizialmente si era diffusa la notizia dell’incidente e delle ricerche delle persone in corso, ma la Forza australiana di protezione delle frontiere si era limitata a riferire di “un certo numero di stranieri potenzialmente fuori legge”. Questo senza precisare se fossero pescatori o richiedenti asilo. Dutton non ha confermato quante persone si trovassero a bordo, né le loro nazionalità, ma ha riaffermato la posizione del governo, garantendo che “lavoreremo con le agenzie per garantire il rimpatrio di queste persone nel loro Paese di origine. Ciò una volta che avremo accertato i fatti”. “Abbiamo avuto un record di cui siamo molto orgogliosi, nel corso degli ultimi anni, e non faremo un passo indietro. I trafficanti di uomini non avranno successo a mettere le persone sulle barche per arrivare in Australia”, ha detto.

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