Migranti, Italia e Libia riattivano Trattato d’amicizia del 2008

Italia e Libia hanno concordato di riattivare il Trattato d'amicizia firmato nel 2008, che permette il respingimento dei migranti in territorio libico.

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

Tripoli (Libia), 7 lug. (LaPresse/AFP) – Italia e Libia hanno concordato di riattivare il Trattato d’amicizia firmato nel 2008, che permette il respingimento dei migranti in territorio libico. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri libico, Mohamad Siala, in conferenza stampa congiunta a Tripoli con l’omologo italiano, Enzo Moavero Milanesi. Il Trattato era stato firmato dagli allora dittatore libico Muammar Gheddafi e premier Silvio Berlusconi, per essere poi sospeso nel 2011 dopo la rivoluzione nel Paese nordafricano. Prevede investimenti italiani in Libia di 5 miliardi di dollari in compensazione per il periodo coloniale e, come contropartita, la Libia s’impegna a limitare l’immigrazione irregolare dalle sue coste, permettendo il respingimento dei migranti partiti dal Paese, punto cui si oppongono i difendosi dei diritti umani. I due ministri non hanno precisato se il testo del Trattato sarà modificato o riattivato senza cambiamenti.

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