Migranti, Parigi: “In Ue servono procedure di espulsione più efficaci”

Il ministro dell'Interno francese, Gérard Collomb, ha chiesto giovedì procedure europee d'espulsione "più efficaci e armonizzate"

LUDOVIC MARIN / AFP

PARIGI (Francia) (LaPresse/AFP) – Migranti, Parigi: “In Ue servono procedure di espulsione più efficaci”. Il ministro dell’Interno francese, Gérard Collomb, ha chiesto giovedì procedure europee d’espulsione “più efficaci e armonizzate”. Per i migranti economici che si trovano senza autorizzazione nel territorio del blocco comunitario. Prima di una riunione con gli omologhi europei a Vienna. Nella riunione, oggi e domani, bisognerà, “prima di tutto”, “rafforzare congiuntamente la nostra collaborazione con i Paesi di partenza. E di transito. Per contenere i flussi migratori irregolari”, ha detto Collomb, citando soprattutto “i Paesi del Maghreb, perché cessino le partenze di migranti in mare a rischio della loro stessa vita”.

Migranti, le dichiarazioni del ministro dell’Interno francese Gerard Collomb

La riunione, ha poi aggiunto, dovrà anche permettere “un primo bilancio” sui centri in cui distinguere i rifugiati dai migranti che non hanno diritto d’asilo. “Conformemente al diritto del mare, questi sbarchi devono avvenire nei porti più vicini”, ha detto Collomb a proposito dell’arrivo delle navi cariche nel mar Mediterraneo, concetto più volte ribadito da Parigi per giustificare la mancata apertura dei suoi porti. Appoggiando il rafforzamento proposto da Bruxelles dell’agenzia Frontex “a 10mila agenti operativi”, Collomb ha anche definito “essenziale” che l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (Easo) “possa sostenere efficacemente e velocemente gli Stati membri nella gestione dei migranti recuperati in mare”.

Il francese ha poi chiesto una revisione delle procedure europee per i rimpatri, chiedendo di renderli più facili e di “rendere più funzionali le procedure che gli Stati europei devono rispettare per garantire il rapido ritorno dei migranti economici irregolari”. A proposito del regolamento di Dublino, ha poi sottolineato che la sua revisione “permetterà di ridurre i flussi migratori secondari nell’Ue, di cui una parte importante riguarda la Francia”.

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