Migranti, Satta (Upc): “Indecente balletto del Governo sulla nave Diciotti”

Le risposte di Satta, Magorno e Maestri contro Toninelli

Andrea Di Grazia/LaPresse

Roma (LaPresse) – “Il solito indecente balletto da parte del Governo sulla sorte, questa volta, dei migranti salvati dalla nave Diociotti. Penso che siamo di fronte all’ennesima fase di stallo per un salvataggio con donne e bambini. Questo governo non sa affrontare i problemi legati al flusso di migranti che arriva dall’Africa”. Lo afferma Antonio Satta, segretario del movimento Unione Popolare Cristiana (Upc) Antonio Satta. “Faccio notare che si tratta di un numero di migranti equivalente a due autobus. Un’indecenza che non si trovi una soluzione”, conclude Satta.

Le risposte di Satta, Magorno e Maestri contro Toninelli

“Ancora una volta spot sulla pelle di persone in mezzo al mare. Sulla nave #Diciotti il Ministro #Toninelli inasprisce i rapporti con #Malta. Il tutto in nome della propaganda, a dispetto degli esseri umani. Lo scrive su Twitter Il Senatore Pd Ernesto Magorno.

“Ancora una volta il ministro Toninelli si rende protagonista di un comportamento inaccettabile. Sul caso Diciotti, che ospita a brodo 177 migranti, ripropone la filippica contro Malta e l’Ue, dimenticando che in sede europea il Movimento 5 Stelle e la Lega risultano assenti ingiustificati. Ennesimo tentativo di fare propaganda sulla pelle degli ultimi, lascia in balia delle onde una nave della Guardia costiera italiana. Di inqualificabile c’è solo il comportamento di Toninelli”. Lo dichiara Andrea Maestri, esponente di Possibile, commentando le affermazioni del ministro delle Infrastrutture.

“Il governo – aggiunge Maestri – dovrebbe prendere atto delle sue politiche fallimentari in materia di politiche migratorie, su cui la credibilità è ormai nulla in ogni sede. Compresa quella europea. Il ministro Toninelli la smetta di fare il vice di Salvini e si impegni a cancellare la disastrosa Bossi-Fini, la legge del proibizionismo migratorio, una delle principali cause di insicurezza e illegalità”.

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