Milan, il club davanti al Tas. Decisione attesa dopo mezzogiorno. Ultima chance per essere riammessi in Europa. Ma sogni e mercato stellare sono già ricordi

Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna dovrà decidere se confermare, modificare o cancellare la sentenza di esclusione della Uefa

Milan oggi al Tas
Foto LaPresse - Spada 14 Luglio 2017 - Milano (Italia)

MILANO – “Passiamo alle cose formali”. E’ stato il leitmotiv dell’ultima estate in casa Milan. Protagonisti assoluti, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Oggi, a meno di un anno, il mondo rossonero è in preghiera. Il Tas di Losanna dovrà decidere se confermare la sentenza con la quale la Uefa ha escluso il club dalle competizioni europee per un anno. O se modificarla, attenuando le sanzioni o cancellandole con un colpo di spugna. Di certo c’è che, nel giro di qualche mese, è cambiato tutto.

Il Milan al Tas, oggi si decide il futuro europeo

Ieri mattina, il club si è presentato davanti al Tribunale arbitrale dello sport. Tre figure indipendenti dovranno decidere cosa fare del Milan della prossima stagione. E lo faranno oggi, la sentenza è prevista per mezzogiorno. Tra una settimana si gioca il secondo turno preliminare di Europa League. Se per i rossoneri dovesse essere confermata l’esclusione, toccherebbe alla Fiorentina – al posto dell’Atalanta. Anche in quel caso, la società potrebbe percorrere la strada di un Voluntary e Settlement Agreement per il triennio 2018-2021. Se l’appello dovesse essere accolto, tutto tornerebbe nelle mani dell’Uefa. Il massimo organo europeo dovrebbe quindi valutare nuovamente un Settlement Agreement sulle violazioni dell’ultimo triennio (2014-2017), consentendo al Milan di giocare in Europa ma con tutta una serie di sanzioni e limitazioni. In Svizzera sono comparsi dinanzi ai giudici, oltre a Marco Fassone e al pool di legali rossoneri, anche Frank Tuil. Rappresentante della nuova proprietà Elliot che ha destituito Li Yonghong. La decisione è attesa a ore.Sogni e mercato faraonico smantellati dopo un anno appena

E dunque, di ‘cosa formale’ oltre alla sentenza del Tas – al momento – non ce n’è. Eppure, la mente corre inevitabilmente a 12 mesi fa. Quando la nuova proprietà cinese, dopo aver ereditato il club da Silvio Berlusconi, si presentò a Milano con un mercato stellare. Da Bonucci ad André Silva, passando per Calhanoglu, Kalinic, Conti, Kessié e tanti altri ancora. Un anno dopo, Li – un Giampietro Manenti più ricco, almeno sulla carta – non c’è più. E di campagne acquisti da favola non se ne parla minimamente. Anzi. Bonucci, colpo assoluto dell’ultimo mercato italiano, è già in lista di sbarco. L’agente è a Parigi e tratta la cessione al Psg. Lo stesso Kalinic, dopo una stagione nera, dovrebbe accasarsi all’Atletico Madrid. E gli arrivi, fino a questo momento, sono stati di tutt’altro spessore. Reina e Strinic a parametro zero, la stellina Halilovic che sembra già una promessa mancata. Il mondo Milan si è rovesciato. Oggi, però, si ferma. C’è una sentenza da accogliere. C’è da sperare. Per non restare nuovamente ai margini del calcio europeo.

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