Milano, Sant’Egidio: messaggio di Papa Francesco perla giornata degli anziani

Domenica 24 luglio si celebra la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani

Papa Francesco presiede una messa celebrata dal cardinale statunitense Kevin Joseph Farrell in Piazza San Pietro in Vaticano per i partecipanti all'Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma, sabato 25 giugno 2022. Nasce l'Incontro Mondiale delle Famiglie da Papa Giovanni Paolo II nel 1994 e da allora celebrato ogni tre anni in diverse città. (Foto AP/Andrew Medichini)

MILANO – Domenica 24 luglio si celebra la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, indetta lo scorso anno per la prima volta da Papa Francesco, che in questo tempo “segnato prima dalla tempesta inaspettata e furiosa della pandemia, poi da una guerra che ferisce la pace e lo sviluppo su scala mondiale”, ha rivolto loro un messaggio dal titolo “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” (Salmo 92). È una festa per riaffermare l’importanza degli anziani nel nostro tempo e per chiedere a tutti, singoli cittadini e realtà pubbliche e private, un impegno a contrasto della solitudine.

A livello nazionale, in preparazione della Giornata, sono state effettuate 45.000 telefonate, 8.400 visite domiciliari, 980 interventi – consegne di spesa a domicilio, accompagnamento per disbrigo pratiche o visite mediche – ad anziani in condizione di isolamento sociale e di abbandono.

Anche a Milano Sant’Egidio ha promosso iniziative contro l’isolamento sociale degli anziani, nelle rsa e nei caseggiati. In considerazione delle anomale ondate di calore di questi giorni, al Corvetto sono state realizzate campagne di informazione e di distribuzione di acqua presso il domicilio degli anziani, coinvolgendo in questa azione i ragazzi del quartiere. Proprio al Corvetto sono state intensificate in questi giorni le attività per far crescere l’alleanza tra giovani e anziani: come nel resto dell’anno, i Giovani per la Pace, movimento giovanile di Sant’Egidio, effettuano visite domiciliari agli anziani soli e in rsa, cercando di rispondere monitorando le situazioni più fragili e con aiuti di emergenza. Anche in settimana si è svolta una cena tra persone di generazioni diverse al Centro Living Together, luogo che favorisce l’incontro tra giovani e anziani e famiglie di origine immigrata, in momenti ricreativi e in altri in cui gli anziani raccontano la propria storia.

Da venerdì 22 luglio, per una settimana, Sant’Egidio ha organizzato la tradizionale vacanza con anziani fragili di Milano a Spiazzi di Monte Baldo (Verona): la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani sarà allietata dalla visita dei Giovani per la Pace, che organizzeranno una festa.

Intanto, a Milano il 24 luglio Sant’Egidio visiterà gli anziani, facendo festa con loro, non lasciando solo nessuno, soprattutto nelle strutture per anziani dove per molto tempo le visite non sono state possibili: rispettando le norme di prudenza, sono visitati coloro per molti mesi non ha potuto incontrare i propri cari e ne ha ancora più bisogno. Nel Quartiere Lambrate la casa-famiglia “Viva gli Anziani!”, realizzata in un bene confiscato alla mafia, si pone come un’alternativa all’istituzionalizzazione nelle grandi strutture.

Sant’Egidio lancia un appello a tutta la città di Milano perché il 24 luglio gli anziani siano visitati e festeggiati, non lasciati soli, soprattutto in questo momento di grande difficoltà legata alle straordinarie ondate di calore. Sono molto chiare le parole del messaggio per la Giornata del Papa: Vi invito ad annunciare questa Giornata nelle vostre parrocchie e comunità; ad andare a trovare gli anziani più soli, a casa o nelle residenze dove sono ospiti. Facciamo in modo che nessuno viva questo giorno nella solitudine. Avere qualcuno da attendere può cambiare l’orientamento delle giornate di chi non si aspetta più nulla di buono dall’avvenire; e da un primo incontro può nascere una nuova amicizia. La visita agli anziani soli è un’opera di misericordia del nostro tempo.

L’idea al centro del messaggio è che gli anziani possono dare molto al nostro mondo: radicati nel passato, delineano un orizzonte per il futuro, vivendo la tenerezza e l’amore per la pace dato che hanno conosciuto la guerra. Di questo tutti – e soprattutto i giovani e i bambini – hanno un grande bisogno. “Nella vecchiaia daranno ancora frutti” non è solo un auspicio ma esprime la convinzione che ogni età della vita ha i suoi doni e serve all’ecologia di tutta la famiglia umana.

LaPresse

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