Modella cinese si scusa per il suo spot di D&G: “Mi vergogno, amo il mio Paese”

Accusata di razzismo in Cina per i video di Dolce & Gabbana di cui è stata protagonista, la modella Zuo Ye si è scusata online

Photo by Nicolas ASFOURI / AFP

PECHINO (Cina) (LaPresse/AFP) – Modella cinese si scusa per il suo spot di D&G: “Mi vergogno, amo il mio Paese”. Accusata di razzismo in Cina per i video di Dolce & Gabbana di cui è stata protagonista, la modella Zuo Ye si è scusata online. “Consapevole del fatto che non si tratta solo delle mie azioni personali. Ma che rappresento l’immagine del mio Paese e della cultura cinese. Sono tormentata dal senso di colpa e profondamente dispiaciuta”, ha scritto la modella sul social media Weibo, dicendo di “vergognarsi”.

Sono passati oltre due mesi da quando il caso è scoppiato. Quando a novembre la casa di moda ha pubblicato dei video promozionali. In cui si vedeva una donna che mangiava pizza e spaghetti con delle bacchette. La reazione in Cina era stata immediata: le immagini offendevano la cultura cinese. Il clamore era aumentato dopo che erano stati diffusi gli screenshot di una chat di un utente di Instagram. Con il cofondatore del marchio, Stefano Gabbana, che usava emoji della cacca sorridente per descrivere la Cina. E insultava il Paese e i suoi cittadini.

La modella è stata insultata dai suoi concittadini

La modella ha scritto di esser stata insultata e di aver ricevuto minacce, rivolte anche alla sua famiglia, all’agente e agli amici. Descrivendo le riprese, Zuo ha detto che non aveva idea il video sarebbe stato editato in questo modo. E di aver solo tentato di essere collaborativa. “Imparerò da questo fatto. E nel futuro presenterò la cultura cinese in maniera migliore”, ha scritto ancora. Aggiungendo di “non aver mai voluto mancare di rispetto al suo Paese”.

A seguito della bufera, D&G era stata costretta a cancellare uno show a Shanghai, scusandosi pubblicamente in un video e dicendo che l’account di Gabbana era stato hackerato. La reazione della casa di moda non era però riuscita a calmare gli animi e i prodotti erano scomparsi da varie piattaforme cinesi di e-commerce. Tuttora non è possibile cercare i prodotti del marchio sul sito Taobao, mentre le ricerche su JD.com non danno risultati.

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