Il governo consolida i rapporti col Cremlino: mercoledì Conte vola a Mosca da Putin

Terzo viaggio tricolore a Mosca in pochi giorni dopo quelli di Moavero e Salvini. Fico dal Circo Massimo: "No ad alleanze con la Lega alle Amministrative".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giuseppe Conte

ROMAMoavero, Salvini, Conte: tre viaggi di governo in Russia in tre settimane. Il primo è stato Enzo Moavero Milanesi, che ha passato alcuni giorni a Mosca la settimana scorsa. Il ministro degli Esteri ha ripreso colloqui lasciati cadere troppo in fretta e troppo in basso dall’Italia quando al governo c’era ancora il Partito democratico.

La visita di Salvini di mercoledì scorso

Mercoledì è toccato a Matteo Salvini, ospite centrale dell’Assemblea di Confindustria Russia. Una visita lampo, atterraggio all’aeroporto di Sheremetevo in pieno pomeriggio, corsa sino all’hotel, intervento a favore degli imprenditori che resistono a Mosca e ritorno a Roma il giorno seguente. Tutto in ventiquattro ore, giusto in tempo per approvare nel weekend la Legge di Bilancio.

Il viaggio a Mosca di Salvini è un segnale importante all’industria italiana, che ha denunciato più volte il problema delle sanzioni, ma ha dato spesso l’impressione di subire passivamente lo stato delle cose e le decisioni della politica.

Mercoledì Conte da Putin, sul tavolo Mediterraneo e rapporti commerciali

Mercoledì prossimo toccherà al premier Conte volare a Mosca per vedere Putin. I temi sul tavolo saranno due. Il Mediterraneo, che Moavero ha già trattato con Lavrov, e i rapporti commerciali di cui Salvini si è già fatto portavoce con la comunità italiana in Russia.

A Mosca parlano di visita centrata tutta sui rapporti economici. I margini di manovra esistono. Conte avrebbe dovuto partecipare anche al Forum economico eurasiatico che si tiene a Verona a fine ottobre. Di sicuro ci saranno il sottosegretario Giorgetti e il vicepremier Di Maio, che rappresenteranno l’Italia di fronte a tipi come Igor Sechin, numero uno di Rosneft. È possibile che Conte con Putin cerchi di riportare il discorso sulla Libia, dato che i russi devono ancora chiarire chi di loro dovrebbe partecipare alla conferenza di novembre. Sul punto potrebbe rivelarsi utile l’asse diplomatico Mosca-Tripoli con l’ambasciatore Pasquale Quito Terracciano e il prossimo probabile uomo della Farnesina a Tripoli, Guido De Sanctis.

Fronte interno, Di Maio: “Nessun condono, affermato il principio dell’onestà”

Nel frattempo, nel kermesse pentastellata di ieri sera al Circo Massimo, ha parlato trionfante anche il vicepremier Di Maio. “Stasera dopo tre ore di Cdm posso dirvi che nel decreto fiscale non ci sarà nessuno scudo e nessun condono – ha detto fra gli applausi dej presenti -. Ce l’abbiamo messa tutti in questi tre giorni e non per combattere qualcuno ma per affermare un principio: l’onestà. Stiamo al governo e ancora riempiamo le piazze”.

Fico: “No ad alleanze con la Lega per Regionali o Europee”

Sul palco palloncini per ricordare l’addio ai vitalizi. A ricordare il lavoro dei gruppi parlamentari i capigruppo di Camera e Senato Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli. Anche il presidente della Camera Roberto Fico nel suo intervento ricorda l’abolizione dei vitalizi dei parlamentari: “Sembrava un obiettivo irraggiungibile, impossibile. Abbiamo lavorato tutti insieme e siamo arrivati ad un risultato”. Poi il numero uno della Camera ha parlato dei propri alleati di governo: “Non è che alle elezioni ci sarà un’alleanza con la Lega a livello regionale o europeo: la nostra identità deve rimanere”.

“Tutte le voci devono avere un grande rispetto e noi oggi non ci dobbiamo mai dimenticare chi eravamo ieri. Questo è uno dei punti fondamentali perché spesso si arriva nei palazzi e ci si accomoda”, ha chiosato Fico.

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