Napoli, faida di Pianura: irrompono i baby boss

NAPOLI – Nella guerra per il controllo delle piazze di spaccio a Pianura, quartiere della periferia Ovest di Napoli, irrompono i baby boss. Si tratta di giovani, poco più che 20enni, che si sono messi a capo di un gruppo nato da una costola dei Marsicano. Sino a pochi mesi fa si accontentavano di vendere droga nelle zone di via Monti e di via Cupa Sant’Aniello. A quanto parte i guadagni di quelle piazze di spaccio non bastano più. Ecco perché, secondo gli investigatori, da settimane stanno provando a espandersi, minacciando anche i territori sotto il controllo dei Carillo. Potrebbe esserci la mano di questa nuova organizzazione criminale dietro i raid effettuati in via Evangelista Torricelli, considerato il quartiere generale della cosca che a Pianura ha preso l’eredità dei Pesce-Marfella. I baby boss hanno capito che i Carillo sono spalle al muro dopo la cattura dei capi dell’organizzazione criminale avvenuto nel luglio di due anni fa. Nella rete delle forze dell’ordine finì anche il boss Antonio Carillo, arrestato due settimane dopo a Marano. Da allora la cosca ha perso potere, anche se ci sono stati dei colpi di coda, come l’assassinio di Antonio Gaetano, avvenuto giusto un anno fa. Il 20enne, ritenuto il reggente dei Marsicano, venne raggiunto da colpi di pistola mentre si trovava nei pressi degli chalet di Mergellina. Morì a inizio aprile in ospedale. Da allora ancora gli eredi dei Mele hanno avuto difficoltà nel portare avanti la guerra di camorra per il controllo delle piazze di spaccio. Ecco perché, secondo quanto risulta agli investigatori, il gruppo si è staccato dai Marsicano per mettersi in proprio. Gli agguati portati a termine in via Torricelli sono la dimostrazione che i baby boss non intendono fermarsi davanti a nulla.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome