Napoli, gambizzato il nipote del ras Caldarelli

Gli investigatori: una lite davanti a un bar in piazza Salerno, poi la zuffa e gli spari. Il 31enne ferito con un proiettile agli arti inferiori. Un 34enne è ricoverato al Cto colpito con tre coltellate. I medici: è grave

Sparatoria al Centro direzionale dopo una lite davanti a un bar mercoledì sera. A pochi metri da dove fu ferita la piccola Noemi. “In piazza Salerno sono stati esplosi colpi di pistola verso persone in strada”. E’ il racconto choc dei testimoni alla polizia, che effettua i rilievi per provare a ricostruire dinamica. Ma sul posto gli agenti non trovano feriti: secondo i testimoni due uomini sono fuggiti dopo gli spari probabilmente feriti. Passano pochi minuti. Dagli ospedali arrivano le prime conferme. Al Pellegrini è ricoverato Antonio Di Frenna, 31 anni, colpito da un proiettile a una gamba. I poliziotti lo ascoltano a lungo in corsia, ma raccolgono pochi dettagli per le indagini. Sarebbe arrivato lì, solo per dirimere una controversia, aveva difeso un parente, che aveva avuto un violento alterco pochi minuti prima. Una discussione per futili motivi. I medici spiegano che deve essere sottoposto ad accertamenti. E’ incensurato: un volto sconosciuto per le forze dell’ordine. Gli investigatori accertano che è il nipote di Vincenzo Caldarelli, ritenuto il ras del rione Case Nuove. Dalla questura poche ore più tardi sintetizzano: c’è stata una lite in piazza Salerno. Poi tutti si sono allontanati. E sono arrivate sette persone, tra cui una donna (ascoltata dagli agenti più tardi). Quindi la zuffa è ricominciata. La notte è lunga nel quartiere Vasto. Nelle stesse ore viene medicato all’ospedale Cto un uomo colpito con tre coltellate all’addome e alle braccia: Giuseppe Pede, 34 anni. Qui sono i carabinieri che provano a sentire il ragazzo in corsia, per capire cosa sia successo. E’ grave. E’ stato pestato con violenza. Ha gravi lesioni alla mandibola e una frattura cranica. E non riescono a incrociare tutti i dati, mancano molti tasselli. Sospettano un coinvolgimento nella lite davanti al bar (stanno svolgendo accertamenti in questa direzione). Anche lui è incensurato, abita al Vasto, in questa zona. Il primo aspetto che emerge – spiega un investigatore – è la sequenza temporale. I due ferimenti sembra siano avvenuti negli stessi minuti. Ma sul posto non hanno trovato pistole, o coltelli. Nemmeno auto, o scooter. Solo quattro bossoli e tracce di sangue davanti al bar. I ragazzi erano arrivati lì a piedi? Per ora quasi nessuno ha fornito elementi, per ricostruire la vicenda. Del resto la polizia e i carabinieri sono arrivati in piazza Salerno in un secondo momento. Troppo tardi per avere tutti i dettagli. Intanto escludono che ci siano altre persone ferite. Il Vasto è sotto ai riflettori degli inquirenti da mesi. Piazza Salerno è a duecento metri da piazza Nazionale, qui una settimana fa è stato realizzato un murales con il volto di Noemi, a poco più di due anni da quel 3 maggio 2019, in cui la piccola venne ferita per errore in una sparatoria. Aveva quattro anni. E la notizia fece il giro del mondo. Se ne parlò per settimane. Al suo posto poteva esserci chiunque.

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