Napoli, l’allarme del Questore: occhio ai nuovi clan

NAPOLI – “L’emozione è fortissima, torno nella città che mi ha visto crescere professionalmente e che mi ha formato. Sarei un incosciente se non sentissi fortemente la responsabilità dell’alto incarico, per il quale ringrazio il capo della Polizia”. Ha aperto così Maurizio Agricola, neo questore di Napoli, l’incontro con la stampa all’indomani del suo insediamento negli uffici di via Medina. Agricola, tornato a Napoli dopo aver ricoperto diversi incarichi nella Questura napoletana, ha avuto parole di apprezzamento per lo stato in cui ha ritrovato la città: “E’ cresciuta, sia turisticamente che culturalmente – ha spiegato – e per questo bisogna averne maggiormente cura, credo che da questo punto di vista la società civile possa fare tantissimo. Mi ha fatto piacere scoprire che posti una volta ritenuti inaccessibili siano rientrati nei percorsi turistici, penso ai Quartieri Spagnoli e al Rione Sanità”. Agricola ha poi fatto una panoramica dei grandi temi da affrontare sul fronte della sicurezza nel capoluogo campano.
“L’ordine pubblico, i conflitti sociali e lavorativi e i grandi eventi che Napoli richiama sempre. E poi c’è la criminalità, sia organizzata che diffusa, con nuove generazioni che emergono sulla scena. E’ un fenomeno che richiede la nostra attenzione da ogni angolazione. Ci sono crisi nei modelli educativi e la famiglia e la scuola devono unirsi per affrontarle”. Tra le sfide, anche il contrasto al tifo violento, che nei mesi scorsi ci sono stati scontri da guerriglia urbana a margine delle partite di Champions contro Ajax ed Eintracht. “Il tifo violento è un fenomeno che non sottovalutiamo, anche perché si salda spesso con la criminalità di quartiere”. Agricola riconosce che le alleanze tradizionali che persistono e si contrappongono sul territorio stanno vivendo una crisi di rappresentanza. I capi clan di spicco sono in carcere per scontare lunghe pene detentive, creando opportunità per una nuova generazione che agisce con audacia. “Le alleanze storiche che persistono e si contrappongono sul territorio stanno vivendo una crisi di rappresentatività, i grossi capiclan sono detenuti per lunghe detenzioni, quindi ora si affacciano nuove leve che si confondono con una realtà più da banda criminale giovanile per il controllo delle pizze di spaccio, ma agiscono con una certa spregiudicatezza”. “Queste giovani leve – ha aggiunto – si presentano in maniera molto più violenta e aggressiva con l’uso delle armi. Ne sono testimonianza tanti interventi e arresti fatti nell’ultimo semestre: 24 arresti tra i 14 e i 22 anni, 120 denunciati per vari reati, rapina, uso di armi, anche omicidio. Dimostra che questo è un problema che deve essere attenzionato”. Ecco perchè tra le priorità del Questore c’è il contrasto alle baby gang e agli elementi più giovani della camorra, il ‘sindacato’ del crimine organizzato napoletano. “Quello delle bande giovanili è sicuramente uno dei problemi principali della città di Napoli. Questo fenomeno è da attenzionare a 360 gradi perché abbiamo crisi di modelli educativi. La famiglia deve venire incontro, anche le scuole, sono pilastri fondamentali nella formazione dei giovani”. Per contrastare il fenomeno delle baby gang il questore ha assicurato la presenza delle forze dell’ordine “sul territorio e soprattutto in quelle aree dove maggiormente si concentrano i giovani nel fine settimana”.
Per quanto riguarda la percezione della sicurezza, Agricola sottolinea che è un concetto globale che va oltre la semplice applicazione della legge. Include strade ben illuminate, il recupero dei quartieri degradati e la riqualificazione delle aree meno centrali. Sulle telecamere di sicurezza,sono in corso progetti o interventi di manutenzione. Mentre Maurizio Agricola assume il ruolo di nuovo Questore di Napoli, la città si rivolge a lui per strategie efficaci nel mantenimento della sicurezza pubblica, nel contrasto al crimine organizzato e nell’affrontare le sfide sociali ed economiche che si prospettano. Con la sua vasta esperienza e il suo impegno per la comunità, Agricola porta speranza per una Napoli più sicura e protetta.

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