Nazionale, Quagliarella emozionato: “Un orgoglio rivestire la maglia azzurra”

Tre anni e mezzo dopo l'attaccante della Sampdoria torna in Nazionale

Fabio Quagliarella con la maglia azzurra nel 2015 (Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini)

FIRENZE – “Arrivare adesso di nuovo in Nazionale è motivo di soddisfazione e orgoglio, significa che il ct guarda tutto e tutti, dai 18 anni in su. Per me la Nazionale è sempre stato un traguardo, significa che stai facendo più che bene, ma per l’età che ho devo navigare a vista. Così Fabio Quagliarella, oggi al Centro tecnico federale di Coverciano, a Firenze, in occasione del primo stage del 2019 della Nazionale di Roberto Mancini. Quagliarella, 36 anni appena compiuti, protagonista di una stagione esaltante e attuale capocannoniere della Serie A con 16 reti, è tornato a vestire l’azzurro dopo quasi 4 anni.

L’attaccante della Sampdoria è stato convocato per l’ultima volta nell’ottobre 2015 in occasione delle gare valide per le qualificazioni a Euro 2016 con Azerbaigian e Norvegia, e la sua ultima presenza in campo risale a più di 8 anni fa, all’amichevole con la Romania disputata nel novembre 2010. Il segreto della sua ‘seconda giovinezza’, per Quagliarella non esiste, perché dipende solo da buone regole da atleta.

Tre anni e mezzo dopo l’attaccante della Sampdoria torna in Nazionale

“Occorre allenarsi bene -spiega -, riposare bene, soprattutto dopo i 30 anni, è importante l’alimentazione e il modo di allenarsi. Quando mi alleno spingo perché ne ho bisogno. La tenuta fisica è dovuta a quello che hai fatto negli anni e quello che continui a fare. Il lavoro premia”. Della squadra che sta formando il ct, l’attaccante della Sampdoria aggiunge: “Vedendola da fuori è molto più propositiva, crea tante occasioni e quando perde palla cerca subito di recuperarla. E’ una squadra che invoglia e trascina, questo è quello che mi ha trasmesso dall’esterno”.

La difficoltà degli azzurri ad andare in gol, palesata nelle prima gare a guida Mancini, non preoccupa Quagliarella che dice: “L’Italia ha avuto comunque tante occasioni e poi i gol arriveranno. Indossare questa maglia è pesante, il consiglio che do ai più giovani è restare sereni e prima o poi i gol arriveranno”. A proposito di giovani aggiunge: “Mi piacciono tantissimo Chiesa e lo stesso Zaniolo, che sta dimostrando di poter giocare a certi livelli. Infatti il ct non se li fa scappare”. Infine, parlando del girone di qualificazione agli Europei che attende gli azzurri conclude: “Siamo l’Italia, non dovremmo neanche guardare le avversarie. Ma è giusto rispettare tutti altrimenti si prendono le mazzate. Con grande umiltà dobbiamo tornare a essere quello che siamo sempre stati”.


(LaPresse)

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