Palermo, botte e insulti a un migrante. Salvini: “Allarme razzismo? Invenzione della sinistra”

Aggressioni a stranieri e fatti di cronaca raccapriccianti

MILANO (LaPresse) – Picchiato e insultato in piazza Caterina a Partinico, in provincia di Palermo. La vittima è Dieng Khalifa, 19 anni, senegalese, richiedente asilo da due anni in Italia. Un uomo di 30 anni, secondo quanto ha raccontato il ragazzo ai carabinieri sabato mattina, gli avrebbe rivolto insulti razzisti.

Le parole di odio

Tornatene al tuo paese, vattene da qui sporco negro”, le parole di odio rivolte al giovane. Lui si allontana ma l’altro continua a bersagliarlo. Intervengono altre persone a difesa dell’aggressore, almeno quattro in totale, forse addirittura sette, e volano calci e pugni. L’episodio risale a due giorni fa, ma la denuncia è stata sporta sabato mattina. Il 19enne ha rimediato le labbra e un orecchio spaccati: sette giorni di prognosi è il referto dell’ospedale di Partinico.

L’allarme razzismo e la replica di Salvini

“È da febbraio, quando un militante della Lega a Macerata sparò per strada ferendo sei immigrati, che, a fronte del ripetersi sempre più frequente di episodi analoghi, noi aspettiamo dal ministro dell’Interno Matteo Salvini una parola netta di condanna contro chi spara sugli immigrati. Altrimenti perché meravigliarsi che si spari; come a Caserta, inneggiando a Salvini”, lo sfogo su Facebook del governatore della Toscana, Enrico Rossi.

Poi in serata arriva la replica del titolare del Viminale: “L’allarme ‘razzismo’ è una invenzione della sinistra, gli italiani sono persone perbene ma la loro pazienza è quasi finita. Io, da ministro, lavoro da 58 giorni – aggiunge Salvini – per riportare sicurezza e serenità nelle nostre città”.

I fatti di Partinico

Tornando all’episodio di Partinico, sono in corso le indagini dei carabinieri per stringere il cerchio attorno agli aggressori, tutti a quanto pare fra i 30 e i 40 anni. Il 19enne sarebbe stato preso di mira mentre era in pausa dal lavoro di cameriere in un bar del centro della cittadina siciliana. È ospite della comunità Sympatheia. “Ci sono delle indagini in corso. Quindi, qualsiasi cosa io dica è superflua”, si è limitata a commentare una delle responsabili della comunità al Tgr Sicilia. In paese, al momento, tutti negano. “Va be’, siamo a Partinico”, la sfogo della donna.

Gli episodi di Caserta e Cassola

Questo è l’ennesimo caso di intolleranza a sfondo razziale nel giro di pochi giorni. Gli ultimi? Un migrante originario della Guinea, di 19 anni, ha denunciato ai carabinieri di San Cipriano d’Aversa (Caserta) di essere stato ferito al volto da un piombino. Il ragazzo ha riportato una ferita al labbro giudicata guaribile in un giorno.

A Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio originario di Capo Verde di 33 anni è stato ferito da un colpo di arma ad aria compressa mentre stava lavorando su un ponteggio sospeso a sette metri d’altezza. A colpire il giovane è stato un 40enne del luogo, che si è difeso dicendo di non averlo fatto di proposito: “Volevo colpire un piccione”.

di Luca Rossi

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