Pasqua, Coldiretti: 350mila in agriturismo a Pasquetta

Oltre 350mila persone secondo Terranostra hanno deciso di pranzare a tavola in un agriturismo a Pasquetta, tradizionalmente dedicata a scampagnate e gite fuori porta.

Foto Claudio Furlan - LaPresse 30 Aprile 2020 Milano (Italia) News Agriturismi e aziende agricole messe in ginocchio dalla crisi dovuta all’emergenza coronavirus. L’agriturismo Cascina di Mezzo di Liscate, costretta a macellare gli animali in ritardo e a conservare sottovuoto la carne, trova respiro grazie alla preparazione di cibo da asporto Photo Claudio Furlan/Lapresse 30 Aprile 2020 Milano (Italy) Agritourisms and farms brought to their knees by the crisis due to the coronavirus emergency. The Cascina di Mezzo agritourisms in Liscate, forced to slaughter late animals and to vacuum-store the meat, finds relief thanks to the preparation of takeaway food

ROMA – Oltre 350mila persone secondo Terranostra hanno deciso di pranzare a tavola in un agriturismo a Pasquetta, tradizionalmente dedicata a scampagnate e gite fuori porta. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di una scelta che offre l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città nel verde senza rinunciare alla comodità e alla protezione garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna. Molte delle 25mila aziende agrituristiche presenti in Italia – sottolinea e la Coldiretti – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.  La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù di Pasqua locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici è – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata dagli ospiti ma sta crescendo l’offerta di servizi aggiuntivi. Nelle aziende agricole sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano – conclude la Coldiretti – attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura.

LaPresse

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